Anche in tempi di crisi crescono i manager, dal 2008 ad oggi quelli privati in Italia sono cresciuti del 9 ,6% ma siamo ancora a meno di 1 dirigente ogni cento dipendenti, contro il 2-3 de principali competitor europei.
Roma, 9 aprile 2025 – Ieri la necessità di ricostruire dalle macerie della guerra, oggi la consapevolezza di dover affrontare grandi sfide dei cambiamenti epocali nell’economia e nel mondo del lavoro. Manageritalia celebra 80 anni ispirandosi a quell’impegno e visione che il 9 aprile 1945 portarono alla nascita della prima associazione rappresentativa di manager protagonista insieme a loro della ricostruzione, della crescita e della prosperità per le imprese e l’economia italiana.
Oggi gli oltre 45 mila dirigenti associati a Manageritalia testimoniano che la managerialità e la competenza sono tra i principali elementi di cui ha bisogno l’Italia per governare all’interno delle organizzazioni fenomeni come la transizione digitale e AI, transizione ecologica e la riorganizzazione del lavoro.
Di molte di queste sfide si è parlato questa mattina, nei suggestivi spazi de La Lanterna a Roma, in occasione dell’evento organizzato per celebrare gli 80 anni di Manageritalia, Federazione nazionale dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato.
Ad aprire i lavori di questo importante traguardo per il mondo del management e dell’economia Marco Ballarè, presidente di Manageritalia seguito dai saluti istituzionali dei ministri Marina Elvira Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e del vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli e il video messaggio di Carlo Sangalli, presidente Confcommercio – Imprese per l’Italia.
“I dazi e la volatilità finanziaria e dei mercati che si sono così amplificati in queste settimane richiamano ancor più ad un impegno della nostra associazione e dei manager per supportare le forti trasformazioni che a maggior ragione oggi dobbiamo portare a compimento” cosi Marco Ballarè, Presidente di Manageritalia che continua: “È necessario anche incrementare il dialogo con le istituzioni, perché mai come in questo momento vanno ascoltati i protagonisti dei mercati, imprenditori, manager e professionisti. Le loro idee possono aiutare la politica a definire le linee guida dell’azione governativa, apportando stimoli e riflessioni a livello politico ed economico.
“Dobbiamo ascoltare gli attori del mondo del lavoro e chi ha competenze, tra cui i manager e Manageritalia che li rappresenta, per mettere in atto azioni sempre più capaci di aumentare la produttività delle imprese e il benessere dei lavoratori” spiega Marina Elvira Calderone Ministro del Lavoro e Politiche Sociali che continua: “I dati su occupati e disoccupazione sono buoni ma dobbiamo fare ancor meglio e supportare un aumento dei salari. In questo è importante anche il welfare, cavallo di battaglia contrattuale di Manageritalia. Continuiamo a lavorare insieme ancor più in tempi così instabili e difficili”.
“Nel contesto attuale complesso e difficile, i manager sono sempre più elemento necessario e fondamentale per la crescita delle aziende e dei progetti imprenditori” così commenta Adolfo Urso, Ministro delle imprese e Made In Italy che prosegue: Le PMI hanno bisogno di manager non solo nel delicato scenario dei passaggi generazionali, ma in maniera strutturale per competere, comprendere e attuare i cambiamenti tecnologici e di mercato. Le PMI non possono più fare a meno dei manager per stare sul mercato e competere.
“Come Confcommercio condividiamo il percorso di Manageritalia, un cammino comune che ha portato a importanti traguardi” commenta Carlo Sangalli, presidente Confcommercio – Imprese per l’Italia che continua. “Ora più che mai, in un contesto incerto e sfidante, sono necessari manager preparati che sappiano interpretare il futuro e in molti casi anticiparlo con sguardo lungimirante anche attraverso l’ausilio della tecnologia che deve comunque mettere al primo posto la persone e l’intuizione dell’uomo”.
“Un 80esimo anniversario che testimoni che la vostra associazione è sana, in crescita, apprezzata da associati e istituzioni” così il Vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli che prosegue: “il nostro sistema economico ha sempre avuto bisogno di manager e la velocità con cui evolve il mondo la rende la managerialità ancora più necessaria. Manageritalia sa anticipare le sfide e il cambiamento sia nel mondo del lavoro che nella società, proponendo soluzioni sempre nuove per tutelare i suoi associati”.
La mattinata è proseguita con la tavola rotonda “Manageritalia: 80 anni di leadership e innovazione per il futuro dell’Italia” un momento di approfondimento che ha evidenziato la necessità del Paese di avvalersi delle migliori competenze per gestire al meglio i processi di cambiamento in atto nel mondo del lavoro e dell’imprese italiane grazie al confronto con: Tito Boeri professore Università Bocconi di Milano, Carlo Cottarelli direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano – Emanuela Trentin, AD di Siram Veolia- Cristina Scocchia, AD di illycaffè, moderati dallo storico e giornalista Paolo Mieli che ha aperto sottolineando il ruolo dei sindacati, dei dirigenti e degli imprenditori nella ricostruzione del Paese.
In Italia, oggi, il mondo dei servizi di mercato è il 59% del Pil (73% includendo anche il pubblico) e sempre più protagonista dell’economia del Paese. Il settore che occupa oltre il 50% dei lavoratori e dal 1995 ha generato oltre 3,5ml di posti di lavoro. In particolare, la managerialità italiana ha fatto segnare +2,6% nell’ultimo anno nel settore privato e + 9.4% dal 2008 a oggi (Fonte Istat 2024). Questo anche se nell’intera economia italiana rimane il gap con l’estero, visto che solo nel 30% delle nostre aziende familiari c’è un manager esterno alla famiglia dell’imprenditore contro l’80% di Francia, Germania e Spagna. Per questo in Italia abbiamo solo 0,9 dirigenti ogni 100 dipendenti contro il 2-3 dei principali competitor europei, segno di quanto ci sia ancora tanto da fare per introdurre una maggiore managerialità nelle imprese per far crescere l’economia e la nazione.
Manageritalia oggi non è solo un’associazione: è una comunità, una rete di persone di oltre 45 mila iscritti tra manager, dirigenti, executive professional e quadri che operano nel settore più strategico quello dei servizi che ogni giorno contribuiscono al progresso del Paese.
La storia di Manageritalia
Una realtà protagonista nell’evoluzione della contrattualistica e del mondo del lavoro e, insieme ai manager, nella ripresa e nello sviluppo del Paese. Tutto inizia nel 1945, quando l’Italia rinasce dalle macerie e un gruppo di dirigenti ha un’idea visionaria. Unire le forze per costruire il futuro. Il 9 aprile di quell’anno nasce ANDAC (Associazione Nazionale Dirigenti Aziende Commerciali) che in pochi anni, diventa Federazione e si radica sul territorio con le sue Associazioni. Oggi quella Federazione è Manageritalia. Fin dall’inizio, la visione si trasforma in azione, in innovazione. Nel 1948 crea il Fasdac, il primo fondo di assistenza sanitaria per i dirigenti e nel 1949 sigla i primi contratti collettivi nazionali, che valorizzano il ruolo strategico del management italiano. Il Contratto dirigenti si arricchisce nel tempo di previdenza integrativa (Fondo Mario Negri 1956), copertura dai rischi (Pastore 1979), formazione (CFMT Centro Formazione Management Terziario 1992), politiche attive e welfare aziendale (2021). Dalla tutela al benessere, da facilitatore di accordi tra le parti a strumento di attrazione e fidelizzazione. Nel 2003 apriamo a quadri ed executive professional per rappresentare ancor meglio l’evoluzione del mondo della managerialità, nasce così Manageritalia.