È stata una giornata interamente dedicata alla riduzione del divario di genere e alla valorizzazione delle donne all’interno delle imprese e nei consigli d’amministrazione. Sono state oltre 1500 le manager e le professioniste da tutta Italia che hanno partecipato, on line e in presenza, a “Women on Board 2025” il percorso formativo, nato nel 2022 alla sua terza edizione per favorire l’inclusione e l’accesso delle donne nei consigli d’amministrazione di imprese pubbliche e private. Il progetto ideato e promosso da Federmanager, Manageritalia, AIDP e Hub del Territorio ETS. La tappa di martedì 28 gennaio, che si è svolta presso gli spazi di Vecomp Company a Verona è stata la terza di un lungo percorso che toccherà tutto lo stivale da nord a sud.
A confrontarsi, con le partecipanti sono stati: la Consigliera di Parità del Veneto Francesca Torelli introdotta dall’Avv. Nicoletta Grassi, Consigliera ANF e Hub del Territorio, Valeria Reale Ruffino Vice Presidente Federmanager Verona, Coordinatrice Federmanager Minerva Verona che ha introdotto il Docente Avv. Giampaolo Di Marco, Barbara delle Rive Consigliera di Manageritalia Veneto che ha introdotto la Testimonial della giornata Antonella Ballone e insieme a Patrizia Schifferegger, Vicepresidente AIDP Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno fatto da moderatrici per le domande dal pubblico.
“Come manager – spiega Lucio Fochesato, Presidente di Manageritalia Veneto – riconosciamo l’importanza cruciale dell’inclusione delle donne nel mondo del lavoro e delle imprese. La diversità di genere non è solo una questione di equità, ma rappresenta anche un vantaggio competitivo significativo. È essenziale che le donne siano rappresentate in tutti i consigli di amministrazione delle aziende pubbliche e private. La loro presenza nei ruoli decisionali non solo promuove una cultura aziendale più inclusiva e innovativa, ma contribuisce anche a migliorare le performance aziendali e a creare valore sostenibile per tutti gli stakeholder e invitiamo tutte le aziende a unirsi a noi in questo impegno, riconoscendo che l’inclusione delle donne non è solo una responsabilità sociale, ma una strategia vincente per il futuro”.
“L’Associazione Nazionale Forense – spiega Avv Giampaolo Di Marco Segretario Generale di ANF – è da tempo impegnata in un percorso di sensibilizzazione e formazione nel mondo della avvocatura per ridurre il gender pay gap. Oramai il 50% degli iscritti all’Albo sono donne ma il divario a livello di fatturato annuo dichiarato è di -30% medio per le avvocate. I ruoli di responsabilità negli studi sono coperti in maggior parte da uomini per non parlare della rappresentanza nelle Istituzioni Forensi. Il percorso WOB non solo forma le professioniste per fare parte di consigli di amministrazione, ma offre loro la possibilità di confermare anche a sé stesse il valore aggiunto che testimonia la loro presenza nei CDA”
L’appuntamento di Verona ha avuto come focus “Le Governance delle società non quotate”. Grazie ai contributi e alle testimonianze dirette di manager e al confronto con esperti del settore le partecipanti hanno avuto modo di approfondire il nuovo approccio al governo delle società con una sintesi del quadro normativo di riferimento. Ampio spazio è stato rivolto al tema della parità salariale, del gender pay gap e agli effetti e alle conseguenze della ratifica della convenzione ILO sulle molestie e violenze nei luoghi i lavori.
La tappa scaligera ha fatto da punto di raccordo per tutti i territori del nord est del Paese: Veneto, Trentino -Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Nello specifico su oltre 1500 partecipanti, 95 sono delle provincie venete, 10 dalle province trentine e 17 da quelle friulane.