Varese 5 dicembre 2024 – Una crescita a tutto tondo quella al centro della serata di bilanci e auguri della delegazione di Varese di Manageritalia Lombardia. Crescono gli associati (oggi 1.130, +6,3% rispetto al 2023), i servizi a loro dedicati in stretta sinergia con la sede di Milano e le attività a favore del territorio. Questo, in sintesi, il bilancio tracciato del presidente di Manageritalia Lombardia Polo Scarpa e dal responsabile della delegazione di Varese Ignazio De Lucia. Un incontro sul territorio e per il territorio a partire dalla sede scelta, quella di Villa Bossi a Bodio Lomnago, anche qui un modo per valorizzare storia ed attualità nei suoi punti di forza.
Tra questi sicuramente i giovani studenti che sono stati protagonisti della serata con il punto sul progetto food4minds di Manageritalia, che coordinato dall’associato Roberto Trentin, è arrivato alla terza edizione. Il progetto, sviluppato in collaborazione con l’ufficio scolastico territoriale di Varese, vede alcuni manager associati portare le loro esperienze e competenze agli studenti delle classi terze, quarte e quinte degli istituti superiori per avvicinarli al mondo del lavoro e trasferire all’intera classe contenuti di valore in termini di analisi del mercato del lavoro, conoscenza sulle figure professionali, casi concreti ed esercitazioni pratiche sulle attività in azienda. I numeri della provincia di Varese parlano da soli. Nella prima edizione, anno scolastico 2022/2023, hanno partecipato 5 istituti della provincia, coinvolgendo 120 studenti e 5 manager. Nel 2023/2024 sono stati 9 gli istituti, 850 i ragazzi e 37 i manager. L’attività 2024/25 vede ai nastri di partenza 13 istituti, per 54 classi e oltre 1.000 studenti, e 54 manager. Insomma, la crescita dei numeri e del valore scambiato è inequivocabile e travolgente.
Nel suo intervento di apertura il presidente di Manageritalia Lombardia Paolo Scarpa ha detto: “La provincia di Varese, che vive da anni un calo dell’industria, vede aumentare il peso del terziario, peraltro sempre più indispensabile alla stessa manifattura per essere competitiva. Per questo abbiamo ampliato l’operatività della nostra sede e aumentato i servizi e il supporto ai manager. Varese è per noi un territorio molto importante e attivo, dove cresce sempre più la collaborazione con tutti gli stakeholder e l’azione a favore del territorio”.
Gli ha fatto eco il responsabile della delegazione di Varese Ignazio De Lucia che ha affermato: “Siamo una realtà molto viva e partecipata. Cresce anche l’impegno dei manager nostri associati nel contribuire allo sviluppo del territorio anche oltre l’impegno pressante e sfidante nelle loro aziende. Tra le tante attività, la più emblematica è l’iniziativa food4mnds, dove quest’anno più di 50 dirigenti donano tempo e competenze ai nostri giovani delle scuole superiori. Il riscontro della bontà e utilità della nostra azione da parte di istituzioni scolastiche, docenti e soprattutto dei giovani, è molto positiva e per noi di grande soddisfazione. Anche questa sera l’abbiamo ricordata evidenziando l’entusiasmo e il valore che gli stessi manager trovano in questo impegno anche in termini di restituzione dei successi della loro vita professionale”.
L’aumento dei dirigenti del terziario non deve comunque trarre in inganno, perché i dirigenti privati sono a livello complessivo a Varese in calo. Infatti, secondo i dati elaborati da Manageritalia su dati INPS, in Lombardia vi è nell’ultimo anno disponibile una crescita complessiva dei manager che si assesta al 5% rispetto alla media nazionale del +3,8%. In controtendenza, invece, la provincia di Varese -8,4%. Dove si registra una riduzione della managerialità che riguarda indistintamente sia i dirigenti uomini -5,8% che donne -19. Ad oggi complessivamente i manager attivi sul territorio sono 2.023 (1.671 uomini e 352 donne). La provincia di Varese insieme a quella di Sondrio sono le uniche realtà che fanno segnare dati negativi in tutta la Lombardia”. Scarsa anche la presenza femminile pari al 17% a Varese, a fronte di una media nazionale del 21% e al 24% di Milano.