Piattaforma welfare dirigenti terziario

La Piattaforma welfare dirigenti terziario è operativa dal 15 gennaio 2024 per tutti i dirigenti con i contratti sottoscritti da Manageritalia.

I rinnovi contrattuali del 2023 ampliano beneficiari e benefici del welfare aziendale, previsto sin dal 2021 dal contratto e affidato, con un’apposita piattaforma, a Cfmt. Oggi, diventa universale e include un credito minimo da riconoscere a tutti i dirigenti per il 2024 e 2025.
L’obiettivo è sempre stato aumentare, con un ulteriore strumento contrattuale, il benessere complessivo personale e familiare del dirigente già perseguito con i Fondi contrattuali, integrandoli con servizi di welfare aziendale personalizzabili in base alle esigenze individuali e familiari del dirigente.
Siamo partiti nel 2021, quando il welfare aziendale è entrato nei contratti collettivi nazionali di lavoro dei dirigenti firmati da Manageritalia come iniziativa volontaria dell’azienda, ma possibile, proprio perché previsto dal contratto, anche per le realtà con un solo dirigente in forza. Da lì è nata la Piattaforma welfare dirigenti terziario, attiva dal 2022 e affidata da subito a Cfmt – Centro di formazione management del terziario, grazie a un accordo con Edenred. L’adesione delle aziende era volontaria e possibile con la sottoscrizione di un accordo o regolamento aziendale.

Gli accordi contrattuali del 2023 hanno reso il welfare aziendale, e quindi l’adesione alla Piattaforma, obbligatorio, prevedendo un credito welfare minimo che ogni datore di lavoro è tenuto a riconoscere ad ogni dirigente in attività negli anni 2024 e 2025, nella misura prevista dal ccnl applicato, che va da 1.000 a 1.500 euro, a seconda del contratto applicato (vedi tabella che segue). Anche la Piattaforma cambia natura: è stata creata e viene gestita da Cfmt, non prevede nessun costo aggiuntivo o contratto specifico ed è affiancabile a piattaforme già previste dalle singole aziende.

Piattaforma welfare dirigenti terziario: crediti

Aumento del credito welfare

Il credito welfare stabilito dai ccnl di cui Manageritalia è firmataria è un valore minimo e non è in nessun caso monetizzabile.
Le aziende possono e sono incentivate a riconoscere ai dirigenti un credito aggiuntivo, spendibile sempre nell’ambito dei Fondi e degli Enti contrattuali, comunicandolo alla Piattaforma. Il credito welfare aggiuntivo deve essere riservato alla generalità dei dirigenti o a categorie omogenee degli stessi.

Naturalmente, le aziende continueranno a offrire – anzi, pensiamo possano essere incentivate anche le tante che ancora non lo fanno – gli altri servizi di welfare aziendale di cui all’art. 51, comma 2, del Tuir (principalmente, viaggi e tempo libero, abbonamenti trasporto pubblico locale per dipendenti e familiari, somme e servizi di educazione e istruzione e connessi per i familiari) garantiti stipulando un contratto separato, aggiuntivo, con uno dei provider presenti sul mercato. Peraltro, come già in precedenza, somme di questo credito welfare potranno essere destinate alla previdenza complementare Fondo Mario Negri.

Inizio attività della piattaforma

La Piattaforma è attiva da gennaio 2024. Dirigenti e aziende sono stati adeguatamente informati da Manageritalia, Confcommercio e Cfmt su tutto quanto utile per fruire  di queste nuove prestazioni contrattuali.
Di seguito riportiamo alcune informazioni di massima per capire il semplice funzionamento del servizio ed entrare già nel vivo del suo utilizzo. Il dirigente ha comunque tempo tutto l’anno, e anche quello successivo, per scegliere la destinazione del credito welfare.

Destinazione del credito welfare

Il credito welfare, nell’importo previsto dal contratto di riferimento, può essere speso destinandolo in uno dei servizi definiti a livello contrattuale.

Per ogni destinazione del credito welfare, scegliendo da parte del dirigente uno o più dei servizi previsti, la Piattaforma welfare dirigenti terziario comunicherà all’azienda le modalità per il pagamento all’ente prescelto.

Prevede un contributo di solidarietà all’Inps del 10% a carico dell’azienda oltre l’importo del credito welfare contrattuale ed una trattenuta del 2% per il dirigente a titolo di contributo integrativo da parte del Fondo, che diminuisce il valore accreditato sulla posizione del dirigente. Il tetto per eventuali versamenti aggiuntivi è di 5mila euro annui.

Per quelli non conviventi e non assistiti dal Fasdac, tramite strutture sanitarie convenzionate con il Fasdac, quindi beneficiando di tariffe agevolate. Visto il regime fiscale favorevole previsto dal welfare aziendale, non è possibile usufruire in sede di dichiarazione dei redditi della detrazione del 19% sul costo dei pacchetti di prevenzione sanitaria. Il costo non viene inoltre rimborsato dal Fasdac qualora si scelga di attivare i pacchetti per chi è assistito dal Fondo;

Per il dirigente e i familiari con la Cassa sanitaria Carlo De Lellis (prevede un contributo di solidarietà all’Inps del 10% a carico dell’azienda oltre l’importo del credito welfare contrattuale e i familiari eventualmente coperti sono quelli previsti dal Fasdac).

Nel caso di prevenzione e formazione, è importante precisare che i familiari che possono beneficiare dei servizi di welfare costituiscono una categoria più estesa della famiglia in senso stretto, e non vanno confusi con i familiari assistiti dal Fasdac. Infatti, i familiari per cui è possibile acquistare i pacchetti di prevenzione sanitaria ed i corsi di formazione non è necessario siano conviventi e fiscalmente a carico e comprendono i genitori, i fratelli e le sorelle, il genero o la nuora, i suoceri.

Servizio rivolto ai figli dei dirigenti che consente l’acquisto di campus estivi per ragazzi dai 6 ai 17 anni e di un portale di ripetizioni online per i ragazzi dalle scuole elementari all’università/master.

Servizio di supporto socioassistenziale e di sostegno psicologico, per aiutare il dirigente e i propri familiari a trovare soluzioni che favoriscano il benessere personale e familiare.

Possibilità per i dirigenti e i loro familiari di ricevere assistenza medica in via digitale e telemonitoraggio tramite i nuovi strumenti della tecnologia.

Servizio di rimborso delle spese sostenute dal dirigente, soprattutto per i propri familiari, relativamente all’istruzione, all’assistenza domiciliare o presso case di cura e per gli abbonamenti al trasporto pubblico.

Diritto al credito welfare e spendibilità

Il credito welfare spetta a tutti i dirigenti ed è proporzionato in dodicesimi, rispetto ai mesi degli anni 2024 e 2025 nei quali si è in forza in azienda con un contratto a tempo indeterminato, determinato o part-time, con il 15 del mese come spartiacque per considerare o meno il singolo mese di ingresso o uscita. Al verificarsi della cessazione del rapporto di lavoro, il dirigente vedrà azzerato l’eventuale credito non speso. Il credito spetta anche per i periodi di congedo o malattia, non per l’aspettativa non retribuita. Il credito welfare non speso nel corso del 2024 non sarà perso, ma riportato all’anno successivo.

Inserimento e spesa del credito welfare in Piattaforma

Le aziende non avranno alcun onere amministrativo per l’attivazione e l’utilizzo della Piattaforma. Infatti, il credito welfare sarà inserito automaticamente e in forma virtuale in Piattaforma dal 1° gennaio di ogni anno per ogni dirigente in forza, che potrà iniziare a spenderlo dallo stesso mese di gennaio in poi. Solo a fronte della destinazione del credito, totale o parziale, da parte del dirigente ai servizi previsti, sarà comunicato e richiesto all’azienda l’esborso del relativo importo.

I vantaggi

Il credito welfare gode di un trattamento particolarmente agevolato dal legislatore: sugli importi erogati non sono dovuti tasse e contributi previdenziali, né a carico del datore di lavoro, né a carico del dirigente, salvo il 10% nel caso di Fondo Negri e integrativa Fasdac. Dall’applicazione di questo regime fiscale favorevole deriva anche l’impossibilità di usufruire, in sede di dichiarazione dei redditi, della detrazione del 19% sul costo dei pacchetti di prevenzione sanitaria, né del rimborso da parte del Fondo.
In definitiva, il credito welfare azzera quindi il costo del lavoro diventando un importo netto più “pesante” per il dirigente e più “leggero” per l’azienda.

Il credito welfare aziendale contrattuale viene riconosciuto in aggiunta ad eventuali sistemi di flexible benefits già presenti in azienda ed è integrabile, oltre il valore minimo stabilito dal CCNL, con versamenti aggiuntivi. Si tratta di un ulteriore beneficio che il datore di lavoro può liberamente decidere di riconoscere a tutti i propri dirigenti o a categorie omogenee degli stessi, per il tramite di un accordo o regolamento aziendale.

I versamenti come credito welfare aggiuntivo possono essere riconosciuti dall’azienda sulla Piattaforma di welfare contrattuale, e sono quindi spendibili all’interno dei Fondi ed Enti contrattuali, oppure utilizzando una Piattaforma a libera scelta del datore di lavoro tra quelle presenti sul mercato, se si vuole estendere l’ambito dei servizi fruibili anche ai settori del tempo libero, viaggi, spese scolastiche, ecc.

Accesso alla Piattaforma e funzionalità per i dirigenti

Accesso alla Piattaforma e funzionalità per le aziende

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