21 marzo: Tiramisù Day

Oggi si celebra il dolce italiano più famoso del mondo. Le iniziative dei food days per incentivare i consumi di determinati prodotti: una formula che funziona, grazie anche ai social

Il 21 marzo non è solo il 1° giorno di primavera. È anche il #tiramisuday, il giorno dedicato al dolce italiano più famoso nel mondo. L’idea di celebrarlo proprio il 21 marzo è venuta a Clara e Gigi Padovani, scrittori e critici gastronomici che su questo dessert hanno scritto un libro. Partner dell’iniziativa è Eataly, che il 21 offre ai suoi clienti le ricette autentiche del dolce. A breve partirà, poi, il #tiramisutour con alcuni chef stellati che presenteranno la loro personale interpretazione.

La giornata del tiramisù va ad arricchire la lista dei food days, che comprende – tra gli altri – il National Peanut Butter Day (nato, come prevedibile, in America) o il nostrano Bagna Cauda Day, ideato ad Asti. 

Di fatto queste iniziative, in passato diffuse soprattutto negli Stati Uniti, stanno prendendo piede anche da noi. Il motivo è evidente: indirizzare la conversazione sociale su un ingrediente o un piatto determina un incremento del consumo in casa e outdoor (al ristorante, al bar, in pizzeria). Ovviamente qui le immagini giocano un ruolo chiave per intercettare l’attenzione dei target e creare l’effetto “foodporn”.

Tuttavia i food days, se gestiti in modo adeguato, svolgono anche una funzione in chiave educational. Permettono, cioè, di fare “cultura” su un alimento, facendone conoscere aspetti poco/meno noti legati, per esempio, alle modalità di produzione o alla ricettazione.

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