6 step per trasformarsi da professionista a imprenditore digitale

Vision e strategia per il business: vademecum minimo

Cosa significa essere un imprenditore? Imprenditore è colui che ha una visione chiara di un progetto e lo gestisce in modo efficace attraverso il lavoro di altre persone. Cosa vuol dire, invece, essere un freelance? Un freelance lavora “vendendo” la propria attività a ore o giorni, anziché lavorare su una base salariale regolare.

Nella pratica, un freelance viene pagato per il proprio operato mentre un imprenditore trae profitto dalla propria capacità strategica.

Questo punto ci conduce al primo passo della trasformazione da freelance a imprenditore.

1. Switch di mindset

Il primo step riguarda il passaggio dall’operatività alla parte strategica: l’imprenditore non svolge operativamente un’attività ma deve delegare ciò che lui sa fare. Ad esempio, se siamo professionisti nella scrittura di contenuti e vogliamo creare un’agenzia, non dovremmo più essere noi a scrivere i testi, ma questo lavoro dovrebbe essere eseguito dai nostri collaboratori. Come possiamo fare questo passaggio? Insegnando ciò che deve essere fatto ai nostri collaboratori.

2. Creare procedure

Per non dover reinventare la ruota ogni volta è fondamentale creare dei sistemi e delle procedure.

Cos’è un sistema? Un insieme di procedure organizzate per raggiungere un determinato risultato. La creazione di un sistema ci permette di ridurre il rischio di sbagliare, aumenta la produttività e ci consente di scalare velocemente.


Se creiamo dei sistemi relativi al lavoro che facciamo, le persone che entreranno nella nostra azienda come dipendenti avranno delle procedure da seguire e le tempistiche di apprendimento saranno più veloci. Questo metodo consente di scoprire anche con maggiore facilità e sicurezza i punti di forza dei collaboratori.


3. Migliorare i punti di forza dei tuoi collaboratori

Spesso ci si concentra su cosa vogliamo dai nostri collaboratori e non su cosa sanno realmente fare loro.

Ciò che si deve cercare di fare quando si vuole costruire un’azienda di successo è migliorare i punti di forza dei propri collaboratori, evitando di “trasformarli” in ciò che non sono.

Ad esempio, esistono collaboratori operativi e collaboratori manageriali: i primi non devono essere trasformati in manager, così come ai secondi non devono essere affidati compiti operativi.

4. Vendere prodotti, non servizi

Uno degli aspetti più importanti per un business è la scalabilità.

Quello che dobbiamo fare, quindi, se vendiamo servizi, è trasformare i servizi in prodotti. Ad esempio, se abbiamo una web agency che svolge numerose attività, dovremmo scegliere uno o due servizi (es. creazione loghi) in cui siamo davvero dei fuoriclasse e “trasformare” questo servizio in tre prodotti differenti (es. prodotto base, intermedio e avanzato) standardizzando ciò che vendiamo. Il cliente percepirà di aver acquistato un prodotto preciso e non ci vedrà solo come fornitori.

Inoltre, in questo modo, i nostri collaboratori, potranno fornire un output di qualità, applicando le procedure.

5. Imparare a leggere i numeri

Parole come “centro di costo”, “margine di contribuzione” e “redditività” rappresentano il pane quotidiano di un imprenditore.

Se non si è in grado di conoscere i numeri si avranno inevitabilmente dei problemi finanziari.

Un consiglio? Trovare un commercialista che diventi un mentore, un compagno di avventura e non soltanto un intermediario fiscale.

6. La leadership: essere attrattivi verso l’interno

Se vogliamo creare un’azienda di successo non dobbiamo essere attrattivi solo verso i clienti, ma dobbiamo essere attrattivi anche per i potenziali collaboratori.

Come fare? Sviluppando una narrazione anche verso l’interno: in questo modo chi lavora con noi si sentirà parte integrante e indispensabile di un grande progetto e noi riusciremo ad attrarre i migliori talenti.

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