Babbo Natale è sempre più 2.0

Lo studio di RetailMeNot rivela che Babbo Natale riceve sempre più ordini online: + 30% di acquisti rispetto al 2015. Nel 2016, sotto l’albero degli italiani non mancheranno articoli di moda, hi-tech e giocattoli. Il viaggio delle renne si è allungato: gli acquisti online su siti ecommerce esteri sono aumentati del 35,2%

Uno studio internazionale condotto dal Centre for Retail Research per RetailMeNot, il marketplace di offerte digitali, ci racconta le nostre abitudini e i regali che troveremo sotto l’albero. Secondo lo studio, anche quest’anno, diventeremo tutti più buoni, spendendo per Natale 3.6 miliardi di euro online, ma saremo anche più attenti, dato che uno dei settori più in crescita è proprio l’e-commerce, e, molto spesso, come si sa, gli articoli online spesso costano meno.

RetailMeNot.it stila una classifica delle principali voci di spesa legate al Natale effettuate sia online sia nei negozi fisici, mettendo al primo posto i regali (il 56% del budget delle feste), con una spesa di 251 euro per famiglia, seguita da quella per alimenti e bevande (33% del budget), cioè 145 euro per famiglia. In totale, in Italia, il budget per Natale tra regali, cenone, viaggi e addobbi si aggira intorno ai 444 euro per famiglia. Se, poi, vogliamo vedere più nel dettaglio cosa ci sarà sotto l’albero, i regali impacchettati saranno articoli di moda, per una spesa di 28€ a persona, equivalente al 22% del budget, giocattoli, per una spesa di 27 euro e articoli di elettronica, per 24 euro. In totale, quest’anno, ognuno di noi spenderà in media 130 euro per i regali. Sotto l’albero vedremo anche mance e gift card per il valore di 13 euro. A sorpresa, il settore dei libri ed entertaiment crescerà del 13% rispetto l’anno scorso.

Tra le tendenze che hanno caratterizzato il Natale 2016 è la crescita del mobile commerce, cioè lo shopping online effettuato attraverso smartphone e tablet. Babbo Natale ha ricevuto quest’anno numerose letterine tramite i nostri dispositivi mobili per un valore di più di un miliardo di euro di entrate (1.2 miliardi) – + 86% rispetto al 2015 (640 milioni di euro). In particolare, RetailMeNot ha sottolineato come un terzo di quello che è stato speso online durante queste settimane, circa il 33%, provenga da un dispositivo mobile. L’utilizzo del tablet è infatti triplicato rispetto il 2015 con un aumento del 200%, mentre quello dello smartphone è cresciuto del 45%.

I mittenti delle letterine digitali sono di due tipi: i millennial, la generazione dai 20 ai 35 anni, molto più incline a fare shopping online utilizzando i propri smartphone rispetto a chi è più maturo, perché è la generazione cresciuta con queste tecnologie sempre a portata di mano, e gli amanti del tablet. Quest’ultimo potrebbe essere visto come un dispositivo particolarmente indicato per gli acquisti svolti in famiglia: è facile immaginarlo in un salotto, dato che è molto comodo per visualizzare immagini più grandi rispetto ad uno smartphone, e consultabile da tutti i membri della famiglia.

Ma lo specchio dei nostri consumi rivela anche che le renne di Babbo Natale percorrono sempre più strada. Infatti, grazie alla diffusione dello shopping online, e di conseguenza all’ampliamento delle possibilità di scelta, sempre più spesso acquistiamo su internet da negozi all’estero: quest’anno abbiamo già speso su questi siti 174 milioni di euro, + 35% rispetto al 2015, una somma pari al 5% del totale delle spese online di Natale.

Studio Internazionale Natale 2016
Lo studio, condotto dall’istituto di ricerca Centre for Retail Research lo scorso agosto e settembre 2016, ha coinvolto 7 mercati europei oltre USA e Canada. I paesi europei coinvolti nell’indagine sono stati Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. I dati utilizzati per fornire queste previsioni comprendono fonti statistiche governative e analisti, interviste telefoniche con i 50 principali rivenditori attivi nei vari paesi coinvolti e interviste telefoniche con oltre 1000 consumatori rispettivamente in USA, Regno Unito e Germania. Lo scopo della ricerca è stato quello di fornire una panoramica internazionale sulle previsioni di spesa relative al periodo natalizio 2016. Sono stati considerati i beni al dettaglio, ad eccezione di cibo, veicoli a motore, benzina/combustibile, biglietti, viaggi, assicurazioni, prodotti bancari e di credito, che si venderanno sia online che nei negozi nelle ultime sei settimane dell’anno, il cosiddetto periodo natalizio. Per maggiori informazioni sullo studio e per avere una visione generale dei risultati consulta il seguente link: http://www.retailmenot.it/studi/studio-internazionale-natale-2016.

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