Il Comitato Organizzatore di Dubai Expo 2020 sta lavorando instancabilmente per offrire un’esperienza davvero indimenticabile a tutti coloro che parteciperanno all’evento.
Il sito che si sta progettando metterà in mostra l’innovazione, fornirà una ritratto autentico della cultura e architettura degli Emirati Arabi Uniti e catturerà l’immaginazione di milioni di visitatori.
Ideato come un luogo di incontro per i partecipanti, gli innovatori e i politici di tutto il mondo, il sito incarnerà il tema dell’Expo: “Colleghiamo le Menti, Creiamo il Futuro”.
I padiglioni, le mostre, gli eventi e l’intrattenimento si riuniranno per creare un’esperienza coinvolgente su un’area espositiva di due chilometri quadrati. Al centro del sito, come luogo di connessione, ci sarà Plaza Al Wasl. Quest’ampia area è stata concepita per invitare le persone a connettersi, a promuovere attività di networking e a formare nuove collaborazioni. Da questo centro si dirameranno verso l’esterno tre aree “souk (mercato)”, ciascuna delle quali basate sui principali sotto temi dell’evento: Opportunità, Mobilità e Sostenibilità.
Complessivamente tutta l’area espositiva sarà lunga circa 4 km e larga 1,8 km e, nonostante le straordinarie dimensioni, il sito sarà costruito a misura d’uomo, creando un ambiente che incoraggi l’interazione, l’innovazione e la cooperazione attraverso un design intelligente e piacevoli spazi pubblici. Situato nel quartiere Dubai-South, a metà strada tra Abu Dhabi e Dubai, l’area sarà servita da tre aeroporti internazionali, da un’importante rete stradale e da un’estensione della metropolitana di Dubai. Grazie a queste infrastrutture saranno assicurate facilità di accesso all’evento e massimizzazione dei benefici ai partecipanti.
La sostenibilità è uno dei pilastri fondamentali nella progettazione e nel design dell’Expo. Dubai 2020 sarà una delle esibizioni universali più sostenibili della storia e si baserà su iniziative già in essere a Dubai e negli Emirati Arabi Uniti. Il fine sarà quello di educare e sensibilizzare la società sulla necessità di perseguire una vita sostenibile e di affrontare consapevolmente le future sfide ambientali.
Circa la metà dell’energia elettrica utilizzata durante l’evento sarà prodotta da fonti totalmente rinnovabili di cui per il 50% generata da impianti presenti sul sito stesso. Pressoché il 90% del materiale utilizzato nell’edificazione permanente del sito sarà riciclato o riproposto per la realizzazione di future costruzioni e infrastrutture.
Il clima desertico degli Emirati Arabi Uniti rende imperativa la riduzione nell’utilizzo dell’acqua. In quest’ottica gli edifici eretti sul sito dell’Expo utilizzeranno il 25% di acqua in meno rispetto al requisiti normativi e tutta l’acqua utilizzata per l’irrigazione e per la produzione di aria condizionata sarà conseguentemente riciclata.
Attraverso una collaborazione organica si darà forma a Dubai Expo 2020 con l’obiettivo di dotare il paese di un trampolino di lancio per una visione decennale progressiva e sostenibile. Il successo finale dell’evento non si misurerà solo in base al numero di partecipanti nazionali o i visitatori internazionali, ma anche per il retaggio che tale iniziativa lascerà dietro di sé.
Cinque anni rimangono prima della conclusione dell’evento, che avverrà nel mese di aprile 2021, e gli organi competenti hanno già messo in atto un’accurata pianificazione per garantire che Expo offrirà benefici duraturi ai numerosi partecipanti e visitatori, agli Emirati Arabi Uniti in termini di prosperità e rafforzamento della reputazione, alle imprese, alla crescita e condivisione del sapere e alla stessa Dubai.
L’eredità economica sarà il risultato dei benefici finanziari derivanti dall’organizzare la manifestazione. All’economia locale gioveranno notevolmente gli investimenti da parte della città ospitante e dei suoi partecipanti, nonché la spesa di tutti coloro, siano essi residenti o visitatori, che prenderanno parte all’evento.
Relativamente al patrimonio fisico che rimarrà alla fine dell’evento, questo consisterà nel sito stesso con le sue strutture e infrastrutture sulle quali si baserà lo sviluppo dell’intero quartiere Dubai-South. Tale area includerà un centro espositivo all’avanguardia, istituzioni accademiche e di ricerca e anche un polo tecnologico.
L’evento produrrà anche un considerevole lascito in termini di accrescimento della reputazione di Dubai e degli Emirati arabi Uniti, sfruttando al meglio l’opportunità di poter ospitare per la prima volta nel Medio Oriente un’Esposizione Mondiale.
Infine, Expo 2020 genererà anche importanti eredità immateriali con conseguente ritorno sull’investimento, sia per le persone che vivono e lavorano in un’economia fortemente evoluta e fondata sulla solidità delle sue istituzioni e aziende sia per i numerosi stimoli ispiratori che la manifestazione provocherà in tutti coloro che parteciperanno, condivideranno e divulgheranno le innovazioni e le nuove idee a cui l’evento avrà dato origine.
Per massimizzare gli effetti di tale evento, gli organizzatori hanno pianificato le fasi di sviluppo del sito con largo anticipo rispetto alla sua inaugurazione ufficiale, prevista per il 20 ottobre 2020. Anche la fase di apertura al grande pubblico sarà gestita con la massima diligenza per offrire a tutti i visitatori ed espositori un’esperienza memorabile.
In conclusione, sia la fase di costruzione del sito, avviata nel 2015, sia la gestione durante e dopo l’evento della “Smart-City District” si presentano come un’opportunità di business estremamente interessante per le belle e innovative realtà imprenditoriali italiane. Realtà da sempre all’avanguardia nelle tecnologie, nei sistemi, nei processi e nelle applicazioni e in generale capaci di offrire “smart solutions” e servizi che si contraddistinguono per la loro sostenibilità ambientale, economica e sociale.