Spesso si parla dell’importanza dello storytelling da affiancare alla customer experience in negozio. Esso è sacrosanto, serve a dare sapore ai brand, a differenziarli, ad estrarne le storie che seducono i consumatori.
Ma a mio avviso esiste una piccola trappola nell’affrontare lo storytelling: la razionalità.
In genere noi pensiamo che basti prendere i valori della marca ed esplicitarli razionalmente in modo quasi didascalico in negozio.
In realtà le storie e i valori al centro dello storytelling vengono ascoltati, approfonditi e condivisi dai consumatori perché risvegliano in loro sensazioni ed emozioni.
Non sono ascoltate per la loro capacità di convincere circa la bontà dei prodotti in modo razionale, sono accettate e apprezzate perché creano un’esperienza alla quale il consumatore si vuole lasciare andare, immergendosi nel mare dei valori del brand attraverso i cinque sensi.
La marca coreana di automobili Hyundai ha deciso di portare questo ragionamento all’estremo e nel suo Hyundai Motor Studio di Hanam a Seoul ha ridotto tutti gli elementi di storytelling a un solo senso: la vista, facendo esplodere l’esperienza visiva con schermi che letteralmente ricoprono il negozio a 360 gradi con immagini e scenari naturali in continuo movimento.
Il consumatore viene immerso in un messaggio univoco e di grande impatto: la gamma elettrica di Hyundai è ecologica e in sintonia con la natura. Senza bisogno di powerpoint, bullet points, tante parole o altro.
Scegli un senso, uno solo, in questo caso la vista, ed esplodi al massimo l’impatto sul consumatore.
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