Influencer determinanti per le scelte d’acquisto

Il 40% degli utenti seguono i loro consigli

Da Chiara Ferragni a Mariano Di Vaio, da Brian Kelly a Christen Dominique, fino ad arrivare addirittura a gatti e cani star del web: gli influencer hanno milioni di follower sui rispettivi blog e social e il cosiddetto influencer marketing, secondo una ricerca di eMarketer, nel 2016 ha movimentato 570 milioni di dollari solo su Instagram.

Un’indagine condotta da Twitter e Annalect rivela inoltre che il 40% degli utenti dichiara di aver comprato almeno un particolare prodotto o servizio dopo averlo visto utilizzare da un influencer.

I “nuovi testimonial” della rete sembrano ancora godere di una certa credibilità e la sfida dei brand è proprio quella di scegliere quello giusto: già, perché non basta ingaggiare un influencer con ampio seguito, occorre individuare il volto in grado di veicolare un messaggio credibile, visto che le tradizionali logiche pubblicitarie sono superate in questo settore.

In un mercato in rapida crescita inizia allo stesso ad emergere la necessità di una regolamentazione che tuteli i consumatori e le imprese da forme di pubblicità ingannevole o pratiche commerciali scorrette. A sottolinearlo è stata la tavola rotonda sul tema organizzata da Cba Studio Legale e Tributario in collaborazione con l’agenzia di marketingBlonde&Brains. Dagli ultimi dati di ottobre del Future of Business Survey, infatti, emerge anche che in Italia due imprese su tre hanno un profilo Facebook e di queste la metà dichiara di aver aumentato le vendite grazie alla piattaforma. In Italia 30 milioni di utenti ogni mese e almeno l’87% di questi è collegato con una pmi. 

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