Innovation Manager chi? Bruna Bottesi

A tu per tu con Bruna Bottesi, Innovation and Digital Trasformation Manager presso Punto Impresa Digitale e manager dell’innovazione inserita nell’Elenco ufficiale di Innovation Manager di Manageritalia XLabor

Per fare la trasformazione digitale serve managerialità e un Innovation Manager. Oggi è un must per competere e stare sul mercato. Le aziende per fruire dei finanziamenti del MISE e per avere un Innovation Manager di qualità devono prenderlo dall’Elenco ufficiale di Innovation Manager di Manageritalia XLabor per il MISE.

Cos’è e quali vantaggi offre la trasformazione digitale a un’impresa?
La trasformazione digitale porta numerosi vantaggi come time to market, maggiore competitività e minori costi, ampliamento presenza e visibilità sul mercato, integrazione della filiera e altri ancora.

Questo vale anche per una Pmi (comunque il voucher è rivolto alle imprese sino a 250 dipendenti)?
Certamente, la dimensione dell’azienda non limita i vantaggi dati dalla digitalizzazione, anzi per certi versi la PMI potrebbe avere un vantaggio nell’implementazione perché meno complessa delle grandi aziende.

Cosa serve a un’impresa (in particolare a una Pmi) per intraprendere veramente questa trasformazione (cultura, managerialità, soldi…)?
All’inizio direi la curiosità: è difficile immaginare una trasformazione digitale se non si conoscono alcune tecnologie che la abilitano. Le aziende lavorano con risorse scarse sia in investimenti che in tempo e quindi per intraprendere una trasformazione ci vuole innanzitutto la curiosità di sapere come potrebbe diventare l’azienda adottando nuovi paradigmi. Da questo poi parte la trasformazione che sicuramente ha impatto sulla cultura aziendale, sulla propensione al cambiamento dell’organizzazione e del team manageriale.


Qual è il ruolo dell’Innovation manager?
È una risorsa competente in termini aziendali, organizzativi e tecnologici che ha il tempo da dedicare ai vertici aziendali per comprendere quali tecnologie, modelli organizzativi o di business sia meglio adottare per rimanere competitivi sul mercato globale. È un ruolo di affiancamento che ha l’obiettivo di sviluppare un piano concreto di intervento, con obiettivi, priorità, misure.


Le sue caratteristiche, oltre a quelle generiche di esperienza di innovazione, digitalizzazione e/o impresa 4.0, dovranno abbinarsi con il settore, il prodotto servizio e/o la parte preponderante dei processi da digitalizzare dell’azienda?
Certamente aiuta avere competenze del settore specifico, anche se spesso i processi e il change management sono validi orizzontalmente. Inoltre talvolta per fare dei cambi, avere qualcuno che non proviene dal settore specifico può portare dei benefici di innovazione non avendo pregiudizi di conoscenza di quel mercato.

L’impresa con i suoi vertici, organizzazione di persone e fornitori cosa deve fare e come?
Il cambiamento parte dal vertice. L’azienda che sceglie di sfruttare il voucher e la consulenza di un Innovation Manager ha già fatto un passo di fiducia nella trasformazione. Il secondo passo è un assessment che permetta di comprendere il livello di maturità digitale dell’impresa. Il terzo è lo sviluppo del piano di intervento. Infine il coinvolgimento delle persone e della filiera è fondamentale per far sì che il progetto porti risultati concreti. Il cosa e il come dipende dal progetto e dalle fasi di implementazione.

Quali sono i risultati tangibili e in che tempi?
Si definisce con l’azienda quali sono gli obiettivi da raggiungere e i KPI (key performance metrics) per valutare concretamente i progressi e i risultati. Poi in base al piano si decide le aree su cui intervenire prima e quelle di più lungo periodo.

L’incentivo del MISE con il voucher per finanziare in parte l’inserimento di un Innovation Manager quale ruolo ha?
Ha un ruolo fondamentale perché permette all’azienda di far partire la trasformazione con investimenti in risorse altamente competenti, con conoscenza degli impatti che devono avere le trasformazioni in termini di ritorni economici.

L’incentivo parla di un inserimento temporaneo di almeno 9 mesi. Sono sufficienti? E una volta esaurito il voucher?
I 9 mesi sono sufficienti per sviluppare un piano strategico con tempi, priorità, obiettivi e aree di intervento. Poi dipende dalla complessità e dalla volontà dell’azienda. Sono certa che se il piano porta dei risultati, l’azienda vorrà proseguire a investire in innovazione.


Qual è il ruolo di un’associazione come Manageritalia che terrà un registro ufficiale di Innovation Manager dove le aziende potranno cercare quello loro più adatto?
È un ruolo critico, perché permette la connessione di profili altamente qualificati in ambito di trasformazione digitale con le aziende, facendo risparmiare a quest’ultime tempo per la ricerca e garantendo loro qualità e professionalità, in virtù della propria credibilità sul mercato.

Chi altri ha un ruolo e può facilitare questa digitalizzazione, istituzioni, PA, Associazioni di imprese ecc.?
Svolge un ruolo importante la Pubblica Amministrazione: mettendo a disposizione del progetto degli incentivi economici, permette alle aziende di iniziare o proseguire il percorso di innovazione. Le associazioni di impresa svolgono un ruolo vitale nel far sì che i loro associati siano a conoscenza dell’iniziativa e incentivino la consapevolezza nelle aziende di poter sfruttare gli incentivi e i servizi come quello dell’Innovation Manager.


Bruna Bottesi è manager di lunga esperienza nella gestione aziendale, nello sviluppo di mercati, clienti e canali considerata orientata ai risultati, focalizzata a migliorare fatturato e profitto, ad incrementare la soddisfazione dei clienti e a promuovere una cultura collaborativa basata sul merito.
Ha sviluppato competenze su soluzioni tecnologiche eterogenee nei servizi, software, trasformazione digitale, datacentre, server, storage, pc e stampanti. Ha competenze avanzate in comunicazione interpersonale e public speaking.
A suo agio in situazioni dinamiche nelle quali l’attitudine al cambiamento può impattare positivamente sulle organizzazioni e sul business, ha gestito acquisizioni & merge, acquisendo competenze specifiche di gestione del cambiamento per guidare la trasformazione di processi e business.

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