La bioeconomia è una bellezza

Il 19 maggio al FICO Eataly World il punto sul futuro del settore

La sostenibile leggerezza della bioeconomia dipende anche da noi. La bioeconomia impiega infatti le risorse biologiche, provenienti da terra e mare, come input per la produzione energetica, industriale, alimentare e mangimistica. Tra questi c’è il “famoso” sacchetto in bioplastica che troviamo oggi al supermercato, che nasce da materie prime rinnovabili, come tanti altri prodotti cosmetici, farmaceutici e alimentari.

L’economia circolare, invece, è un’economia dove i prodotti — tutti i prodotti, non solo quelli biobased — mantengono il loro valore aggiunto il più a lungo possibile e non ci sono rifiuti. Quando un prodotto raggiunge la fine del ciclo di vita, le risorse restano all’interno del sistema economico, in modo da poter essere riutilizzate più volte a fini produttivi e creare così nuovo valore.


Le cifre a livello Europa ci dicono che la bioeconomia fattura 2.200 miliardi di euro (260 miliardi in Italia) e l’economia circolare genera 141 miliardi di valore aggiunto.
Di bioeconomia – che è “il cuore biologico dell’economia circolare” e uno dei business a maggiore valore aggiunto e crescita – parleremo il 19 maggio al FICO Eataly World


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