Profumi: gli ultimi trend

Quante volte accade di incontrare – per strada, sui mezzi pubblici, in coda al supermercato – una persona che ha addosso il nostro stesso profumo? Sì, perché nonostante l’affollamento del mercato (si calcola che ogni anno escano oltre 300 nuovi prodotti) i best-seller restano, più o meno, sempre quelli. Di fatto, quando deve acquistare una fragranza (per sé o da regalare), la maggioranza dei consumatori finisce per orientarsi su due segmenti: le griffe della moda (come Chanel o Armani) oppure i grandi nomi della profumeria (a partire da Guerlain e Acqua di Parma).

Negli ultimi tempi, tuttavia, in questo duopolio si è inserito un terzo “incomodo”, ovvero le essenze di nicchia. Si tratta di prodotti:

  • poco noti al grande pubblico, anche perché raramente investono in pubblicità;
  • caratterizzati da una grande ricercatezza (in termini di materie prime, profumazioni, packaging ecc.);
  • distribuiti in maniera selettiva. Ciò significa che sono venduti soprattutto nelle profumerie specializzate, dedicate a questo segmento, e negli store monomarca;
  • dal prezzo elevato. Ci si attesta, in media, intorno ai 150-200 euro a flacone.

Oggi questo mercato vale, secondo i dati di Euromonitor International, circa 10 miliardi di dollari e registra, a livello mondiale, una crescita annua pari al 35% (fonte: Npd Group).

I nomi sono tanti. Si va da Creed, brand inglese fondato nel 1760, alla francese Annick Goutal, da Eight & Bob, la cui storia è intrecciata con quella dei fratelli Kennedy, al londinese Czech & Speake. Tra gli italiani emergono Acca Kappa, impresa familiare che ha sede a Treviso, e Abaton, profumiere savonese che ha omaggiato la sua città creando tre fragranze a base di chinotto.

Nella gran parte dei casi si tratta di aziende indipendenti, estranee ai grandi gruppi della cosmesi. Di recente, però, i big player del beauty hanno acquisito alcuni marchi, portandoli così all’interno della propria orbita. Estée Lauder, che possedeva già Jo Malone, ha comperato il brand americano Le Labo e il francese Editions de Parfums Frédéric Malle mentre Puig si è aggiudicata la casa di fragranze inglese Penhaligon’s London e il parigino L’Artisan Parfumeur. Un’ulteriore conferma dell’interesse suscitato dai profumi di nicchia…

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