Per la prima volta da sempre il mercato globale degli smartphone è in calo (408 milioni gli smartphone venduti nell’ultimo trimestre del 2017, il 5,6% in meno rispetto all’anno precedente secondo uno studio di Gartner).
Si tratta della prima flessione del mercato dei dispositivi mobili dal 2004, quando la società di ricerca ha cominciato a monitorare il settore.
Motivo alla base dello storico “declino” è da attribuire alla bassa qualità degli smartphone ultra-lowcost, che non ce la fanno a conquistare gli affezionati del feature phone: invece che passare a telefoni connessi ma “cheap” i consumatori preferiscono comprare un altro feature phone di qualità.
D’altra parte si allunga la vita degli smartphone di qualità sempre più costosi.
E ancora, alla forte domanda di 4G e fotocamere di qualità non corrispondono benefici offerti dai nuovi device.
Tutto questo mentre parte oggi a Barcellona il Mobile World Congress che durerà sino al 1 marzo.
A farla da padrone saranno gli smartphone a intelligenza variabile, cioè con un’intelligenza artificiale integrata. Ma proprio per le cause suddette le principali marche che competono nel mercato degli smartphone paiono intenzionate a non farsi più prendere dalla frenesia di uscire con nuovi prodotti, ma di farlo a tempo debito e ponderandolo bene.
E proprio su 5G e intelligenza variabile, dice Gartner, si punterà per riprendere di nuovo a crescere. Quello che vediamo all’orizzonte è la totale sostituzione dell’interazione scritta con quella vocale, ci ricorda il futurologo Thomas Bialas: «Non digitare ma parlare con i device. Ritorna per volere digitale l’antica tradizione orale».
Insomma, anche il mercato degli smartphone diventa sempre più smart, intelligente e, dopo l’affollamento e rincorsa a chi ce l’ha più nuovo, il consumatore pondera più che bene ogni acquisto.
E voi con il vostro smartphone come siete messi? Siete sempre alla ricerca dell’ultima novità, spesso poco utile nell’immediato, o ponderate attentamente ogni eventuale upgrade?