Fondi Pensione: un’opportunità o una necessità?

Uno sguardo ai vantaggi offerti dalla previdenza complementare, e perché può essere conveniente (o necessario?) aderirvi
piano-pensione-tetris

Le stime del Mef contenute nel Rapporto n. 25 su Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario evidenziano come il tasso di sostituzione, ossia il rapporto tra il primo assegno pensionistico e l’ultimo reddito da lavoro dipendente, sia destinato a scendere in modo drastico nei prossimi anni. In tale scenario, la previdenza complementare diventa fondamentale per integrare la pensione pubblica e garantire un reddito più vicino all’ultimo stipendio.

Anche i lavoratori autonomi sono ora coinvolti nel dibattito, poiché secondo le proiezioni sopracitate il loro tasso di sostituzione subirà una riduzione ancora maggiore di quella stimata per i dipendenti.

Allo scopo di colmare il gap previdenziale, massimizzando i vantaggi offerti dai fondi di previdenza, le parti istitutive del Fon.te – il fondo di categoria del Terziario – hanno scelto di dare anche ai lavoratori autonomi la possibilità di aderirvi. Ai sensi dell’art. 5 dello Statuto, dal 1° aprile 2022 possono iscriversi al Fondo anche imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi anche senza partita IVA, titolari di imprese individuali e familiari partecipanti alle imprese familiari, a condizione che siano associati a una delle parti istitutive del fondo o abbiano un rapporto di collaborazione con aziende che applicano contratti collettivi firmati dalle stesse.

Ma quali sono i benefici della previdenza complementare?

  • Deducibilità ai fini IRPEF dei contributi versati fino a 5.164,57 euro annui, escluso il TFR;
  • Possibilità di un versamento mensile aggiuntivo da parte del datore di lavoro, previsto dai contratti collettivi;
  • Tassazione favorevole sui rendimenti (tra il 12,5% e il 20%), inferiore al 26% applicato per la generalità delle forme di risparmio finanziario;
  • Esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo;
  • Tassazione agevolata per la quota di prestazione maturata con i versamenti effettuati dal 2007, con aliquota del 15% che diminuisce dello 0,30% per ogni anno di contribuzione (minimo 9%);
  • Possibilità di chiedere l’anticipo di una quota del capitale maturato per giustificati motivi.
  • Possibilità di trasferire la posizione accumulata all’interno di fondo in un altro fondo pensione, senza perdere l’anzianità maturata.
Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca