Il Regime forfettario è un regime fiscale agevolato cui accedono i contribuenti persone fisiche che esercitano attività d’impresa, arti o professioni, che nell’anno precedente:
- non hanno conseguito ricavi o percepito compensi superiori ad euro 85mila;
- non hanno sostenuto spese di lavoro di importo complessivo superiore ad euro 20mila lordi.
I suddetti requisiti devono essere posseduti contemporaneamente.
L’accesso al regime forfettario è possibile anche per chi inizia un’attività, comunicando nell’apposita dichiarazione ai fini IVA la presunzione di sussistenza dei requisiti previsti.
I contribuenti in regime forfettario applicano al reddito imponibile un’unica imposta del 15%, sostitutiva delle imposte sui redditi, addizionali regionale e comunale. Tale imposta è ridotta al 5% per i primi cinque anni di attività in presenza dei requisiti normativamente stabiliti.
Chi applica il regime forfettario accede, inoltre, ad ulteriori semplificazioni ai fini IVA e delle imposte sui redditi.
La disciplina di riferimento stabilisce cause di cessazione ed esclusione dal regime forfettario.
La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207 del 30/12/2024) è intervenuta, in particolare, sulle cause di esclusione dal regime, prevedendo per l’anno 2025 l’innalzamento a euro 35mila del limite relativo all’importo dei redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente percepiti nell’anno precedente, al superamento del quale non è possibile avvalersi del regime forfettario. È da evidenziare che l’eccedenza di tale soglia è irrilevante nel caso in cui sia intervenuta la cessazione del rapporto di lavoro.
La Legge di Bilancio ha, inoltre, previsto per i lavoratori che nell’anno 2025 si iscrivono per la prima volta alla gestione speciale autonoma degli artigiani e degli esercenti attività commerciali, che percepiscono redditi d’impresa anche in regime forfettario, la possibilità di chiedere una riduzione contributiva al 50%, presentando apposita comunicazione all’INPS.
Ulteriore novità è stata introdotta dalla Legge n. 203/2024 (Collegato Lavoro), che prevede – alle condizioni normativamente previste – l’applicazione del regime forfettario ai cosiddetti contratti misti.
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