Women on Board: 12 donne manager pronte a entrare nei cda delle imprese pubbliche e private toscane

In Italia solo un’azienda su cinque ha donne nel proprio cda e solo due su cinque tra quelle quotate in borsa

Sono esperte di diritto societario, tributariste, avvocate,  commercialiste e manager di lungo corso le donne toscane che il 26 giugno hanno concluso il piano di Women on Board, il percorso formativo ideato da Manageritalia e Federmanager insieme a Aidp, Hub del territorio ER, con la partecipazione delle Consigliere di Parità Regionali e la partnership degli ordini degli Avvocati, dei Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro per favorire l’ingresso delle donne nei cda delle imprese pubbliche e private toscane.

A consegnare gli attestati alle 12 donne manager toscane, sulle oltre 1.000 che hanno partecipato all’iniziativa in tutta Italia, sempre due giorni fa, presso gli spazi dell’Auditorium G. Spadolini di Palazzo del Pegaso, sono stati: Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio Regionale della Toscana; Marco Zuffanelli, presidente di Manageritalia Toscana; Melania Angotta, presidente di Federmanager Toscana e Francesca Basanieri, presidente della commissione toscana per le pari opportunità.

Secondo i più recenti dati raccolti dalla Commissione europea nel “Gender Equality Index 2023”: le donne occupano il 33% dei posti nei consigli di amministrazione delle maggiori società quotate. Nello specifico, in Francia circa il 45% dei membri dei cda delle società quotate è donna, grazie a specifiche normative che impongono quote di genere. In Norvegia si raggiunge il 44,5%, forti anche del fatto che il paese scandinavo è stato tra i primi al mondo ad approvare leggi per le quote di genere. In Italia le donne sono presenti nel 41% dei cda delle aziende quotare e solo per il 22% per le realtà non quotate. Segno che ancora molto c’è da fare per una vera equità di genere nel sistema aziendale italiano, soprattutto per quanto concerne le pmi.

“Women on Board”, giunto alla sua seconda edizione, è un percorso totalmente gratuito espressamente ideato per le donne, ma aperto anche agli uomini, con un programma di 14 incontri formativi che si è svolto sia in presenza che online da maggio a ottobre. Al termine del corso e dopo il superamento di una prova d’esame, i partecipanti hanno conseguito l’attestazione e l’inserimento in un apposito elenco online consultabile dalle imprese, che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei cda di aziende, società pubbliche e organizzazioni in cerca di manager per i propri organi di governance.

«Grazie al progetto Women on Board e alle tante donne che vi hanno preso parte» spiega Marco Zuffanelli, presidente di Manageritalia Toscana «stiamo cercando di colmare una questione cruciale nella nostra società contemporanea: la necessità di una vera rappresentanza equa e diversificata ai livelli decisionali più alti delle nostre aziende. Le donne portano una prospettiva unica e un contributo inestimabile che, storicamente, è stato sottorappresentato nei consigli di amministrazione. Colmare questo divario non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di vantaggio competitivo e prosperità economica pe le nostre aziende».

«Un’iniziativa molto bella che va nella direzione di ridurre la differenza di genere anche all’interno delle nostre aziende» così ha commentato Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale della Toscana. «Un impegno che con la commissione per le pari Opportunità stiamo portando avanti, insieme ad altre iniziative come la formazione per facilitare la crescita delle donne. Ovviamente, c’è ancora molto da fare e siamo impegnati a rompere questo tetto di cristallo, per questo voglio ricordare come la dirigenza del consiglio conta al suo interno già numerose donne molto capaci».

Per Francesca Basanieri, presidente della commissione Toscana per le pari opportunità: «Il progetto Women on Board segna un ulteriore passo avanti verso il riconoscimento del ruolo della donna in ambito manageriale: si va nella giusta direzione!». «Oggi – conclude Basanieri – raccontiamo che esistono tante eccellenze femminili in Toscana. Tutti gli indicatori, nazionali e internazionali, ci dicono che più donne ci sono nei consigli di amministrazione delle aziende, più queste migliorano in termini anche di qualità dei bilanci e resilienza al mercato».

Riepilogo dati “Gender Equality Index 2023”: donne nei cda

Paese/Regione

% Donne nei cda

UE (media)

33%

Francia

45%

Norvegia

44,5%

Stati Uniti

31%

Giappone

15%

India

17%

Brasile

11%

Italia (aziende quotate)

41%

Italia (aziende non quotate)

22%

 

 

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