Per scelta o per forza, i manager sono un categoria che risente molto dell’alimentazione scorretta. Stress a mille, agenda senza tregua e cervello sempre acceso: ecco il loro ritratto. Aggiungiamo che si svegliano presto e vanno a dormire molto tardi e spesso sono sottoposti a spostamenti in aereo con fusi orari diversissimi. Hanno pertanto una necessità di carburante ottimale e sempre fruibile in ogni momento per sentirsi al top.
Per il manager quindi, più che mai, vige la regola dei 5 pasti al giorno regolari, leggeri ed energetici. L’apporto calorico giornaliero va bilanciato, con carboidrati e grassi, senza dimenticare gli zuccheri veri e propri che, anche se tanto demonizzati, sono fondamentali per “accendere il motore”.
Educare il fisico al frazionamento alimentare, inoltre, aiuta a sostenere trasferte e jetlag senza andare mai in esaurimento energetico. È scientificamente provato poi che una corretta alimentazione influisce positivamente sul livello di attenzione, migliorando la qualità del lavoro oltre che favorendo lo stato di benessere. Mangiare in modo scorretto, invece, rende più faticoso ottenere e mantenere delle buone performance lavorative.
Fattore acqua
Basta l’1% di disidratazione per avere difficoltà di concentrazione.
Un esempio: quella brutta sensazione di non reperire il corretto vocabolo o il nome di una persona, spesso è causata proprio dalla disidratazione. Per non incorrervi, bere poco e frequentemente.
Il primo pasto, la colazione
Tra gli errori/orrori che spesso si compiono:
- saltare la colazione
- recuperare con una brioche al bar. Prima di saltare la prossima colazione, sappiate che bassi livelli di zucchero nel sangue sono correlati a: diminuzione dei livelli di attenzione, riduzione della capacità di elaborazione delle informazioni e a un ulteriore aumento dello stress e dell’aggressività. È opportuno poi ricordare che la caffeina ad alte dosi disidrata, ma spesso chi salta la colazione tende a bere molti caffè durante la mattinata per “tenersi in piedi”, entrando così di fatto in un pericoloso loop di disidratazione e carenza energetica.
La colazione ideale
Deve essere ricca dei 3 carburanti fondamentali: zuccheri semplici (marmellata), zuccheri complessi (pane, fette biscottate, cereali in fiocchi) e grassi insaturi (come la frutta secca. No ai fritti).
Una buona colazione potrebbe comprendere, ad esempio: cereali integrali nella forma preferita, miele o marmellata e una porzione proteica che può essere derivata da latte o yogurt (animale o vegetale).
E quando siamo in trasferta di lavoro, con tutta la scelta a disposizione?
Nel tripudio di brioche, torte e leccornie di ogni genere, ormai quasi tutte le catene alberghiere mettono a disposizione anche una vasta scelta di alimenti corretti! Tema a parte è la colazione salata: mangiare ogni tanto uova a colazione non è un problema, ma dobbiamo ricordarci che spesso siano fritte, e vengono associate a salsicce e bacon. Meglio evitare il mix troppo pesante e grasso, che rallenterebbe il processo digestivo e la metabolizzazione del fegato, lasciandoci una brutta sensazione di pesantezza, stanchezza e scarsa concentrazione. Se vogliamo provare le uova, associamole a pane di segale e frutta.
Brioche, caffè e cappuccini
Se si salta la colazione, si rischia di finire al bar, in preda alla fame, dove ad attenderci ci sono le tanto amate brioches. La brioche è ricca in grassi e zuccheri raffinati e… non si mastica. Dà appesantimento digestivo, rallentando anche il funzionamento del cervello. Il cappuccino poi è un caso a parte: l’associazione di caffè con latte rende difficoltoso l’assorbimento dei nutrienti di quest’ultimo.
Cosa portarsi a metà mattina?
Frutta secca, frutta fresca, altri carboidrati semplici e lipidi, come per una seconda, piccola, colazione. Vista l’agenda fitta, meglio ricorrere a qualcosa di pratico, che non ingombra né sporca, come i mix di frutta secca e disidratata in commercio.
In base all’agenda, se non c’è spazio per una piccola pausa a metà mattina, è bene fare una prima colazione importante mettendo insieme tutto quanto detto fino ad ora: cereali (nella forma che si preferisce), frutta secca, frutta fresca e una porzione di latte o yogurt. Questi alimenti condensati in un pasto danno energia e consentono di arrivare al pranzo senza spuntino.