Nel corso della 100esima Assemblea Manageritalia, nella parte pubblica “I manager per l’Italia”, il presidente di Manageritalia Mario Mantovani ha toccato 6 temi determinanti per il futuro nella sua relazione introduttiva. Tra questi, la trasformazione del lavoro.
Le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro sono determinate da forze evolutive che incidono su tre ambiti principali: tecnologie, competenze, società.
Ambiti e proposte di policy
- Semplificazione delle norme sul lavoro, favorendo la convergenza tra lavoro subordinato e autonomo, evitando distorsioni dovute a norme fiscali e contributive.
- Progettazione e potenziamento dei sistemi formativi, superando il dualismo tra scuola e lavoro, creando continuità tra i sistemi di apprendimento e favorendo la crescita complessiva, in luogo di un’enfasi eccessiva sui processi selettivi.
- Introduzione di incentivi alle imprese per facilitare la crescita e lo sviluppo imprenditoriale, attraverso l’assunzione di manager qualificati.
- Creazione di un’agenzia dedicata al monitoraggio e alla manutenzione delle competenze, in particolare dei lavoratori più qualificati, sul modello dell’Apec francese, abbinando le aspirazioni e le competenze delle persone alle opportunità offerte dal mercato del lavoro, in particolare per la transizione verde e digitale.
- Sviluppo di sistemi di politiche attive con l’utilizzo integrato di risorse pubbliche e private, seguendo lo schema del provvedimento appena varato dalla Regione Lombardia.
- Provvedimenti che consentano di raggiungere gli obiettivi sociali dell’Ue per il 2030, legati all’apprendimento, in base ai quali almeno il 60% degli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione. Misure necessarie anche per raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di un tasso di occupazione di almeno il 78%.
- Politiche d’immigrazione che consentano d’incrementare la forza lavoro qualificata a tutti i livelli, attraendo persone provenienti da paesi terzi con le competenze necessarie.
- Restituzione del cosiddetto “prelievo forzoso”: il legislatore italiano ha attribuito ai fondi interprofessionali di formazione continua maggiori risorse finanziarie derivanti dalla restituzione del cosiddetto “prelievo forzoso”, per il miglioramento delle competenze dei soli lavoratori beneficiari di integrazioni salariali straordinarie, implicitamente escludendo i Fondi dei dirigenti, che non beneficiano dell’integrazione salariale. Il recente decreto del 14 marzo 2023 ha espressamente stabilito tale esclusione. Manageritalia ha chiesto che anche i dirigenti possano usufruire dell’incremento delle risorse assegnate ai fondi interprofessionali, come già disposto per le altre categorie di lavoratori.
- Incentivi al reimpiego di personale con qualifica dirigenziale.
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