5 consigli per selezionare il consulente giusto

Come navigare nella Open Talent Economy e ottenere il perfetto match tra azienda e professionista

Nel nostro paese aumentano coloro che decidono di intraprendere la strada del lavoro autonomo: dall’analisi della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro dal titolo “Il lavoro autonomo in Italia, un confronto con l’Europa”, è possibile notare come l’Italia, con più di 5 milioni di lavoratori autonomi, è il paese che incide di più in Europa con il 15,3% sul totale degli occupati in proprio.

All’alto numero di lavoratori autonomi si affianca la situazione economica delle piccole e medie imprese, per le quali è sempre più difficile trovare e assumere lavoratori con competenze specifiche, verticali e iperspecializzate.

Infatti, secondo il report Cerved sulle pmi Italiane, il costo del lavoro si conferma in crescita sostenuta e le pmi ne registrano un aumento del 5,6%. Il costo del lavoro che si somma al resto dei costi fissi crea per le pmi una situazione di ingessamento nelle strutture di costi che nel 2020 non è facile da gestire, in particolar modo per quelle aziende di piccole dimensioni che non possono puntare sulle economie di scala.

È in questo scenario, in costante cambiamento, che nasce LinCo, la startup fondata da Diego Tremolizzo e Davide Lecchi che attraverso una piattaforma online mette in contatto consulenti indipendenti di ambito manageriale con pmi e startup. Tremolizzo e Lecchi condividono con noi cinque consigli per individuare il consulente giusto, ottenere un perfect match e garantire una collaborazione ottimale.

SCEGLIERE IL CONSULENTE GIUSTO: I 5 PASSI DA SEGUIRE

1. Valutazione delle qualifiche del professionista
Il primo passo consiste nel comprendere attraverso curriculum accademico ed esperienze professionali pregresse le capacità del professionista in relazione a ciò che si sta cercando sia in termini di attività da svolgere sia in termini settoriali. 

2. Ricercare feedback

Un secondo step di valutazione consiste nella ricerca di feedback e recensioni che altri clienti hanno rilasciato nei riguardi delle attività di collaborazione passate. 

3. Definire e gestire la collaborazione

Una volta trovato il consulente che soddisfi i requisiti ricercati, è cruciale fissare gli obiettivi della collaborazione e una lista delle attività da svolgere necessarie al loro raggiungimento. 

4. Definire metodi e tempi di comunicazione

Per far avanzare nel migliore dei modi la collaborazione è fondamentale la comunicazione tra azienda e consulente. La comunicazione non deve essere lasciata al caso, deve seguire linee guida prefissate di comune accordo, così da raggiungere più facilmente i risultati desiderati e permettere di identificare meriti ed eventuali errori. 

5. Riconoscere l’autonomia e definire compenso finale

L’ultimo punto da considerare è fondamentale nel campo della consulenza: l’azienda deve essere in grado di accettare l’autonomia professionale del collaboratore garantendogli la giusta responsabilizzazione, in linea con la seniority professionale maturata e, in base a questa, stabilire il giusto compenso. 

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca