5 consigli per un giovane che vuole lavorare nella comunicazione

Oggi il mercato è cambiato, questo è un dato di fatto che ha trasformato visioni, obiettivi e competenze. E con esso è cambiato l’approccio alla gestione della comunicazione d’impresa e alle skill che ne regolamentano le attività.


Questi dati arrivano dall’Ocse, dall’Osservatorio dell’Agid, ma anche dalle nuove proposte formative che la scuola e l’università stanno costruendo per venire incontro alle esigenze delle aziende che devono quotidianamente affrontare nuove sfide tra sviluppo d’impresa, internazionalizzazione e affermazione della propria identità attraverso nuovi valori.


Il web ha permesso una distribuzione dell’informazione in maniera sempre più ampia e articolata
, oggi il cittadino e il consumatore sono sempre più attenti e informati e, di conseguenza, in grado di effettuare scelte sempre più consapevoli e mirate. L’azienda si trova dunque ad affrontare delle scelte e dei cambiamenti dettati da trend, ma anche da canali e strumenti attraverso i quali il peso nelle scelte ha una capacità maggiore di convincimento. Ed ecco che le sfide si trasformano in ricerca di competenze nell’acquisizione all’interno delle risorse umane che non solo coinvolgono aspetti legati al digitale, ma anche a un nuovo modo di vivere l’azienda stessa.


Si tratta di competenze trasversali di capacità di problem solving, di gestione delle emozioni, di capacità di sopportare lo stress in momenti particolari trasformandolo in progetti costruttivi di squadra, e soprattutto di desiderio di una long life learning, ovvero di voglia di accrescere costantemente le competenze.


L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ricorda che ai giovani è richiesta una forte propensione all’apprendimento continuo
in risposta alla continua evoluzione delle professioni richieste.
Partiamo dunque da una visione trasversale che si finalizza poi con competenze verticali che identificano una richiesta che nel caso delle skill digitali arriva ad una incidenza del 35% nelle posizioni in cui l’Ict riveste un ruolo sempre più abilitante per lo svolgimento delle mansioni oggi richieste dall’azienda. Innovazione di prodotti, processi, strategie che dà origine ad un bisogno di potenziare e rinnovare le competenze nella logica digitale.

La digitalizzazione rende necessario un mix in cui skill di natura tecnologica si completano a soft skill quali pensiero critico, creatività, intelligenza emotiva, capacità di leadership e gestione del cambiamento.


Come consiglio sempre ai miei studenti è importante avere una visione chiara di tutto ciò che sta accadendo per presentarsi al meglio e soprattutto essere pronti ad affrontare le sfide aziendali.


1 – Avere chiaro lo scenario in cui l’azienda è inserita


Quando si invia il cv è importante avere chiaro il destinatario della comunicazione, le sue caratteristiche e il segmento di mercato in cui si colloca. Prima di tutto perché una lettera mirata e precisa al responsabile HR è il miglior biglietto da visita perché motiva la volontà di entrare in questa realtà; secondo per essere consapevoli di tutto ciò che sarà l’attività lavorativa e il contesto in cui ci si inserisce. Meglio conoscere bene il posto di lavoro per non avere sorprese successive.


Il consiglio?
Investire tempo e ricerche nei vari contesti aziendali per potersi presentare al meglio, per porsi gli obiettivi giusti e affrontare con la motivazione opportuna la sfida lavorativa. Mai inviare a un elenco di aziende reperite su Internet senza avere analizzato il riferimento. Una proposta impersonale uguale per tutti non avrà grande appeal.


2 – Mostrare fin da subito le vostre capacità creative, apertura mentale e propositività

La creatività intesa come capacità di contribuire con idee nuove, approccio differente, visione “fuori dal coro” è molto apprezzata. Connota immediatamente il candidato come un valore aggiunto, una risorsa e non un mero esecutore che attende gli ordini.


3 – Capacità di lavoro in team



Oggi la squadra è il valore aggiunto. Non più vista come la somma delle competenze, ma come la moltiplicazione del talento. La costruzione della visione di squadra articolata che mixa competenze differenti è ciò che l’azienda può trarre come beneficio maggiore: da una parte per il trasferimento della conoscenza, dall’altra per permettere alle risorse di trovare soluzioni nuove che non percorrono lo stesso cammino. Questo avviene nelle riunioni così come attraverso sistemi digitali da Skype a sofisticate applicazioni di videoconferenze in Intranet che permettono ai team di lavorare a livello internazionale.


Il consiglio?

Imparare a cogliere le opportunità di conoscenza da chiunque si presenti sulla nostra strada. Siamo tutti diversi, ognuno con le nostre caratteristiche tra punti di forza e punti di debolezza, iniziamo a lavorare con grande attenzione sullo spirito di squadra.


4 – Capacità organizzative e logica di condivisione


Saper organizzare bene il proprio lavoro, renderlo fruibile in ogni momento a chi lo necessità, gestione delle informazioni in maniera ordinata e puntuale è un’altra caratteristica fondamentale del lavoro di oggi, soprattutto grazie agli strumenti del digitale: anytime, anyplace e anywhere che ci permettono di condividere la conoscenza in tempo reale.



5 – Intelligenza emotiva


La competenza emotiva è una delle caratteristiche principali sia nel raggiungimento degli obiettivi personali e quindi nelle competenze personali, che nella costruzione sociale e quindi nel relazionarsi in maniera positiva e propositiva con il resto delle risorse.


Il valore aggiunto, il plus che ogni azienda necessita oggi è proprio questo, avere tanti community manager che costruiscono un pensiero collettivo in grado di promuovere, valorizzare e perseguire una visione comune, su cui costruire, attraverso la formazione permanente, competenze specifiche verticali.

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