Venerdì 15 novembre dalle 12 alle 13 si terrà un nuovo incontro del ciclo Friday’s Manager, organizzato come sempre da XLabor, la divisione del mercato del lavoro manageriale di Manageritalia, intitolato Carriera: l’intelligenza artificiale per valutare nuove opportunità (CLICCA QUI PER ISCRIVERTI). Approfondiremo un tema caldo, ovvero come l’intelligenza artificiale non debba essere temuta ma utilizzata come supporto per la nostra carriera e il nostro sviluppo professionale. Lo faremo con Stefano Vedovelli, Fintech Executive, Business Transformation Leader, AI & Analytics Product Manager. Gli abbiamo posto qualche domanda prima dell’incontro.
L’intelligenza artificiale è temuta da molti, ma in due parole perché non è utile averne paura?
«Sarebbe come aver paura del proprio smartphone: non ha senso. È una tecnologia creata per migliorare la nostra vita e il nostro lavoro. Come sempre, non è lo strumento in sé che è da temere, ma l’uso che se ne fa».
Come conoscerla meglio per trarne più vantaggi? E quali sono quelli principali?
«Basta smettere di vederla come qualcosa di misterioso. Quando apri un servizio di streaming tv, tutti i suggerimenti sono generati dall’IA. Posso fare mille altri esempi: traduttori, navigatori, feed di notizie, suggerimenti per gli acquisti. La verità è che l’IA viene usata praticamente ovunque, anche se non ce ne rendiamo conto: rilevamento delle frodi, analisi delle tendenze di mercato, catene di approvvigionamento e logistica.
I vantaggi della Generative AI? Su tutti, risparmiare tempo sui compiti noiosi, regalandoci tempo che possiamo usare per ciò che conta veramente: pensare, creare, innovare. In questo siamo ancora insostituibili. Per ora…».
Quanto bisogna essere “tecnici” o digitalmente pronti per poterla utilizzare al meglio?
«Questi modelli sono progettati proprio per essere alla portata di tutti. L’importante è avere voglia di mettersi in gioco e sperimentare. Come per tutte le cose, c’è una curva di apprendimento, ma c’è un grosso lavoro in corso per appiattirla il più possibile».
In che modo possiamo sfruttarla per la nostra carriera? Sostituisce quindi i consulenti di carriera?
«È come avere un assistente personale che ci aiuta a migliorare il cv, ci assiste per prepararci alle interviste, ottimizza il nostro profilo LinkedIn, ci supporta nel superare i temutissimi ATS. Però non può sostituire l’esperienza, la sensibilità e la professionalità di un consulente in carne e ossa».
Possiamo quindi considerarla una nostra alleata, senza temere che sostituirà le competenze umane, sempre imprescindibili e non solo per la carriera?
«Esattamente! È uno strumento che potenzia le nostre capacità. Creatività, empatia e spirito critico restano prerogative umane insostituibili. Va vista per quello che è: una risorsa preziosa nel nostro percorso di crescita personale e professionale».
Carriera: l’intelligenza artificiale per valutare nuove opportunità – Friday’s Manager – XLabor
Venerdì 15 novembre 12-13
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