Curriculum biometrico?

Ma non per chi ci misura (e spia)

Will we all soon be using ‘biometric CVs’?” si chiede Zaria Gorvett in un illuminante, e per certi versi inquietante, saggio pubblicato su Worklife 101, sezione del portale della BBC dedicata al mondo del lavoro che cambia.

Vale la pena di leggerlo e vale la pena di ricordare che in futuro non conterà solo quello che uno sa fare ma anche il conteggio (misurazione) delle caratteristiche fisiologiche o comportamentali al fine di individuare se uno è adatto e affidabile per quel lavoro (esempio: un broker che suda troppo o il cui cuore batte troppo velocemente durante le concitate compravendite di azioni non va bene).


Morale futura:
se vuoi avere qualche speranza per quella posizione allora devi candidarti con un CV biometrico e se vuoi lavorare devi sottometterti a controlli periodici del tuo stato “biometrico”.

DALL’ULTIMO NUMERO DI DIRIGIBILE, L’INSERTO DELLA RIVISTA DIRIGENTE DEDICATO ALL’INNOVAZIONE, AGLI SCENARI E ALLE OPPORTUNITÀ DI UN FUTURO CHE È GIÀ PRESENTE.

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