Donne e denaro: distanza e dolori!

La parità di genere e l'emancipazione femminile passano anche dall'indipendenza economica delle donne. Ne parliamo oggi con Azzurra Rinaldi, economista che con Piacere, Denaro! si occupa di divulgazione in questo senso

Sei un’economista che lotta per la parità di genere anche nel rapporto con il denaro. Che le donne siano meno avvezze all’uso del denaro, salvo nella gestione della cassa familiare, è uno stereotipo o una verità?

Vorrei rispondere che è uno stereotipo, ma purtroppo è anche la verità. Le donne vengono educate sin da piccine a non parlare di denaro. Spesso ci sentiamo ripetere che parlare di denaro è volgare, che non si addice a una signora. La letteratura ci dimostra, inoltre, come alle bambine tendiamo a dare una paghetta non solo di importo minore, ma anche con minore continuità. Non veniamo assolutamente educate all’indipendenza economica.


Il gap pare stare nella capacità e abitudine a fare la dichiarazione dei redditi, occuparsi degli investimenti… Un gap culturale figlio di abitudini ataviche, che fare?

C’è bisogno della collaborazione di tutte e tutti. Gli uomini devono rendersi consapevoli che alcuni comportamenti, anche culturalmente ritenuti normali, sono in realtà degli atti di violenza economica. Quando a lavorare è solo l’uomo e la donna deve pietire ogni giorno il denaro per le spese correnti, ecco, anche questo è un atto di violenza economica. Alle donne dobbiamo insegnare ad avere il coraggio di parlare di denaro, di chiedere quanto spetta loro. Per questo motivo, insieme ad Antonella Questa abbiamo lanciato una conferenza-spettacolo, un workshop intitolato Piacere, Denaro! che unirà alla parte teorica sui dati anche una parte ludica ma tecnica su come imparare. Imparare, ad esempio, a contrattare un aumento quando in azienda ci vengono attribuite maggiori responsabilità. Ma anche imparare a contrattare il salario quando passiamo da un’azienda all’altra.


Oggi questa distanza dalla gestione del denaro delle donne, che sono ormai più istruite degli uomini, dipende solo dalla cultura o anche dal mindset delle donne?

Sfortunatamente, penso sia difficile scindere la cultura imperante dal mindest individuale. Mi spiego meglio: gli impatti a lungo termine dell’educazione ricevuta e del rinforzo che ci arriva quotidianamente dalla società sono pervasivi nel nostro modo di vedere. Ecco perché è necessario intervenire e diventare protagoniste. Non può esserci empowerment che non sia prima di tutto un empowerment economico. Non può esserci indipendenza che non sia, prima di tutto, indipendenza economica.


Dipende anche dalla minore occupazione e da una maggiore e ingiustificata sicurezza nelle proprie capacità e competenze?

Sicuramente. Dobbiamo anche sapere che, se abbiamo difficoltà nel parlare di denaro, non siamo sole. I gruppi che creeremo per Piacere, Denaro! servono proprio a questo scopo. La condizione di partenza è spesso simile in tutte noi, perché la matrice culturale degli insegnamenti che abbiamo ricevuto e gli input sociali a cui siamo esposti può essere molto affine. Ma possiamo imparare. E non è mai troppo tardi.


Tu da anni ti adoperi per colmare questo gap. Come?

Con la cultura prima di tutto. Insieme alla volontà. Passando per la consapevolezza. Fare empowerment economico-finanziario significa lavorare utilizzando queste tre leve. Fortunatamente, lo stanno comprendendo anche molte aziende, che iniziano a richiedermi per le proprie persone iniziative mirate in questo ambito e, in alcuni casi, un vero e proprio piano strategico per la gender equality tagliato su misura sulle esigenze dell’azienda


Come possiamo darti una mano?


Sicuramente diffondendo il lavoro di divulgazione che faccio quotidianamente sui miei canali LinkedIn, Twitter, Instagram, Facebook e iscrivendovi alla mia newsletter. Ma anche dando massima diffusione (e se volete, aderendo!) al progetto Piacere, Denaro! che è un progetto a cui tengo tantissimo e che lanciamo per la primissima volta a Roma il 29 ottobre dalle 10 alle 15. Ma che potrà anche essere acquistato dalle aziende per le proprie persone.

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