Manageritalia Friuli Venezia Giulia: trasformiamo il mondo del lavoro

Il 18 ottobre l'Assemblea e il Precongresso di Manageritalia Friuli Venezia Giulia. Al centro dell’incontro il tema Sindacato a km0 in tempi di profonde trasformazioni del lavoro

“Le forti trasformazioni dettate dalla tecnologia in atto nell’economia e nella società – ha detto aprendo i lavori del precongresso il presidente di Manageritalia Friuli Venezia Giulia Sandro Caporale – richiedono un ruolo sempre più attivo dei manager, che devono portare l’innovazione in azienda, in tutte le aziende, e di chi come noi li rappresenta, che deve innovare il supporto ai manager e il modo nel quale portare il loro valore e contributo su questi aspetti in ogni dove, anche nella società”.

Giulio Mosetti, avvocato dello Studio Legale Mosetti Compagnone ha detto: “Il posto fisso oggi non esiste più, come ben sanno i dirigenti che non lo hanno mai avuto, e anche per tutti i lavoratori la motivazione si trova dove il posto non è fisso. A fronte di questi cambiamenti, le norme del diritto del lavoro sono antiquate e devono adeguarsi a un’ordinazione di risultato nell’ottica dello smart working: non mi interessa più quante ore lavori ma se raggiungi i tuoi obiettivi. Un obiettivo e se vogliamo obbligazione di risultato, anche per chi è dipendente. La parola sindacato fa ancora paura a molti imprenditori perché viene visto come un’entità invasiva, ma di un sindacato rinnovato e di manager c’è tanto bisogno per affrontare i cambiamenti in atto”.

Stefano De Martin, componente delegazione contrattuale Manageritalia e vicepresidente Manageritalia FVG ha detto: “Il dirigente ha un contratto che non può normare alcune specificità del lavoro manageriale. Il Contratto collettivo dei dirigenti Manageritalia accoglie da tempo aspetti innovativi: il welfare, la formazione, le politiche attive. Lavoreremo ancora in questo senso per innovare anche supportando i dirigenti in azienda e nella contrattazione individuale”.

Il presidente Sandro Caporale nel corso dell’incontro è tornato sul ruolo del sindacato e dell’organizzazione dei manager dicendo: “Oggi è fondamentale un nuovo approccio al sindacato, vicino ai manager e anche alle aziende. Il lavoro manageriale è profondamente cambiato negli ultimi anni e il manager oggi non cresce più all’interno della stessa azienda ma è costretto a cambiare spesso casacca e identità. Allora che un’organizzazione di rappresentanza come Manageritalia può farsi interprete di questi cambiamenti e dialogare con i suoi associati e con i datori di lavoro facendo capire che occorre andare oltre il contratto collettivo nazionale per parlare di welfare di secondo livello, formazione, leadership manageriale, in grado di favorire quella trasformazione delle nostre pmi oggi cruciale per competere in un mercato del lavoro sfidante e senza confini”.

 

In chiusura Caporale ha ribadito l’impegno e la continuità d’azione nell’interlocuzione e collaborazione con le istituzioni e ha aggiunto “Per gestire la trasformazione tecnologica il MISE ha deciso di finanziare parte del costo dell’ingresso in azienda, soprattutto delle Pmi, della figura dell’Innovation Manager. Bene dobbiamo supportare i manager in un’innovazione professionale continua che oltre che in azienda devono portare anche fuori sul territorio. Con la nostra organizzazione vogliamo diventare per il territorio una formidabile squadra di Innovation Manager, capaci di coinvolgere tutti a livello collettivo e singolo nelle opportunità dell’innovazione”.

Alcuni dati dimostrano che l’innovazione c’è ed è ben presente sul territorio della regione (grafico 1). Alcune delle principali caratteristiche dell’innovazione sono sempre in linea con l’Europa e ancor più dell’Italia. Punti di forza sono le Pmi che innovano all’interno dell’aziende innovazioni non legate alla R&S. I gap sono invece nella Collaborazione tra Pmi innovative e nell’istruzione terziaria.

Per quanto riguarda i dirigenti in Friuli Venezia Giulia il calo continua: -5,3% dal 2008 al 2017, però con la vistosa crescita di Trieste (+17,3%) e Gorizia (+11,4%) e il forte calo di Pordenone (-26,1%) e Udine (-7,6%). Pressoché stabile il 2017 che ha chiuso in regione a -0,4%, con il calo di Trieste (-3%) e Udine (-1,5%) e la crescita di Gorizia (+8,1%) e Pordenone (+2,2%). A crescere spesso solo le donne, ma questo è ormai un dato di fatto. Tutto questo mentre, anche in ragione del calo pesante tra i dirigenti privati dell’industria, ma della crescita di quelli del terziario, i manager associati a Manageritalia Friuli Venezia Giulia sono in continua crescita (+5% negli ultimi tre anni).

Grafico 1 – Innovazione in Friuli Venezia Giulia: rispetto a media Eu e Italia 


 

Legenda

Le due linee colorate sono la regione FVG rispetto all’Italia e all’Europa che sono =100. Più in dettaglio:

Se l’Italia è 100: la linea arancione è regione FVG rispetto a Italia (se line arancione > 100 allora la regione FVG è meglio di ITALIA).

Se l’Europa è 100: linea blu è regione FVG rispetto a Europa (se linea blu > 100 allora regione FVG è meglio di EUROPA)

 

IN SINTESI LA LETTURA DEI DUE GRAFICI È SEMPRE “SE MAGGIORE DI 100, LA REGIONE PERFORMA MEGLIO DEL BENCHMARK”

 

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