Lavoro dipendente o lavoro autonomo? Il mondo del lavoro si divide in due grandi famiglie che presuppongono mentalità, attitudini e caratteristiche diverse, almeno fino a oggi. Una mentalità proattiva, motivazione e attitudine aiutano, comunque, in entrambi i casi. E non c’è più solo il lavoro dipendente: il mercato si apre e lascia spazio alla scelta della libera professione.
Oggi si può notare una crescita costante del lavoro autonomo rispetto al lavoro dipendente.
L’idea di “lavorare per se stessi” diventa sempre più popolare. L’Italia è tra i primi paesi in Europa per numero di giovani imprenditori (il 15% dei nostri occupati nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni è imprenditore o lavoratore autonomo).
Il lavoro autonomo è la strada verso l’autorealizzazione ed è lastricata di intraprendenza, entusiasmo, fiducia, consapevolezza e senso della realtà. Una forte spinta in questi anni alla crescita del lavoro autonomo è stata data dalle nuove professioni con partita Iva e dalle startup soprattutto tecnologiche. Sempre di più la scelta di lavorare per se stessi rappresenta una concreta possibilità di sbocco per moltissimi giovani intraprendenti.
Ma i giovani sono pronti per mettersi in gioco e intraprendere la strada più rischiosa?
Tratto dal libro Nove mosse per il futuro (Guerini Next)