Perché dovremmo tutti avere (almeno) due lavori

“Two careers are better than one”: è questo il messaggio di Kabir Sehgal, corporate strategist in un’azienda di successo, investitore finanziario, ufficiale della marina americana, produttore discografico e scrittore. Sehgal ci invita a dedicarci a più attività professionali per avere una vita più soddisfacente e raggiungere meglio i nostri obiettivi in ciascun lavoro. Non si tratta di una motivazione economica, non dovremmo scegliere la strada della multicarriera solo per necessità. I veri motivi per cui dovremmo svolgere più lavori sono tre.

  1. Sovvenzionare lo sviluppo di competenze. Un lavoro può supportare finanziariamente un altro lavoro. Un’attività standard e magari non entusiasmante al 100% può permetterci di investire denaro in un’altra che corrisponde esattamente alle nostre passioni ma magari non produce un reddito adeguato per mantenerci. Oltre a ciò va sottolineato che le competenze raggiunte in un lavoro possono essere utilmente spese anche in un’altra attività.
  2. Farsi nuovi amici e creare un network in contesti differenti. Non si tratta solo di espandere i propri contatti e le relazioni sociali – con tutti i vantaggi psicologici, affettivi e pratici che ne conseguono – ma di cogliere punti di vista e opinioni diversi da quelli presenti in una sola categoria di persone di un determinato ambito professionale. Questo arricchisce e offre continui spunti per avere approcci diversi in ogni lavoro.
  3. Scoprire vere innovazioni. Quando si svolgono più lavori si acquisisce una reale consapevolezza di quante interazioni possibili e utili ci possano essere tra settori in apparenza lontani. Un’attività tecnologica e scientifica può influenzare positivamente una più creativa e così via. Strutture mentali, nuove idee, modelli di business: la contaminazione porta solo vantaggi.

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