Ora che hai deciso cosa studiare, ti sei domandato dove iscriverti? Distanza da casa, costi, famiglia, amici e divertimento sono certamente fattori da mettere sulla bilancia per fare una buona scelta dell’università, ma prima di tutto c’è il fatto che stai andando a studiare. Ecco che allora si pone, come su un piatto d’argento, il grande tema della qualità dell’insegnamento all’università. Ogni anno vengono pubblicate classifiche delle università italiane che puoi utilizzare per farti un’idea degli indicatori che ti stanno più a cuore.
Va poi considerata la possibilità di studiare all’estero, a patto però di scegliere una facoltà blasonata e riconosciuta a livello internazionale, perché studiare lontano da casa solo per poter dire di averlo fatto non dà alcun valore aggiunto al tuo titolo. Anzi, rischia solo di rendere ancora più complessa la successiva ricerca del lavoro, poiché non sempre i titoli di studio ottenuti all’estero sono riconosciuti dal sistema italiano.
Devi anche sapere che secondo alcuni dei principali sistemi di ranking, le università italiane fanno mediamente una magra figura in campo internazionale. Come puoi notare nelle tabelle seguenti, sono poco presenti nelle graduatorie e solo in alcune sottosezioni, mai in posizioni di rilievo.
Una breve considerazione: se deciderai di cercare lavoro all’estero, ricordati di stare molto attento quando avrai a che fare con le offerte di lavoro: bachelor in electronics, software developer Java, mechanical engineer e così via. Molte volte basta tradurre il proprio titolo di laurea ed è fatta: è proprio lui, il titolo, l’unico vero collegamento con il lavoro. Altre invece ci si accorge che i contenuti richiesti nei dettagli dell’offerta di lavoro sono totalmente diversi da quelli affrontati nel proprio percorso di studi, e allora addio al valore legale del titolo, perché alla fine conterà solo quanto si è studiato e le proprie competenze, più del titolo accademico (anche dopo averlo tradotto!). Bene, hai dunque una laurea, ma non pensare di avere ottenuto anche il diritto ad avere un lavoro, tantomeno uno attinente a ciò che hai studiato. È solo venuta l’ora di iniziare a lottare.
Ricordati
• A ogni titolo di studio corrispondono diverse aspettative lavorative. Devi capire cosa fa per te, non ci sono un «meglio» e un «peggio».
• La scelta dell’università è il risultato della valutazione delle competenze che vuoi acquisire e del lavoro cui ambisci.
Lo sapevi? La maggior parte dei datori di lavoro è insoddisfatta del livello di competenza e capacità della propria forza lavoro.