Telelavoro e smart working: Italia ultima in Europa

La fotografia del Fondo Europeo di Dublino mostra uno scenario disastroso per il nostro paese sul fronte del lavoro flessibile

L’Eurofund di Dublino ha pubblicato in questi giorni lo studio Work–life balance and flexible working arrangements in the European Union, dedicato all’organizzazione flessibile del lavoro. L’indagine mostra uno scenario disastroso per il nostro paese, che appare a come quello meno propenso ad adottare il lavoro flessibile e da remoto. 

In particolare, in Italia possono lavorare in modo stabile oppure occasionale fuori dall’ufficio solo il 7% della forza lavoro: la metà dei lavoratori spagnoli, un quarto di quelli francesi e meno di un quinto di quelli dei paesi scandinavi, dove un terzo della forza lavoro ha la possibilità di svolgere la propria attività professionale da casa o comunque da luoghi diversi dall’ufficio aziendale.

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca