The Start Up of You: chi non è 2.0 è out

Dal Social Networking al Social Recruiting con un Mindset Beta Permanente!

La scorsa settimana ho partecipato al primo evento di Linkedin Italia: presentazione della squadra (insediatasi a novembre 2011 a Milano) e del nuovo servizio di recruiting 2.0 per le aziende, il tutto passando attraverso una demo divertente ed esperienziale sul personal branding.
Entrando in sala gioisco nel vedere l’hashtag in bella mostra che autorizza i partecipanti a twittare (= raccontare l’evento via Twitter)! Non me lo faccio dire due volte, estraggo l’ipad dalla borsetta e via, si parte con il live-tweeting.
Intorno a me sguardi straniti: completi, gessati e tailleur sembravano non capire cosa io stessi facendo.
(Per fortuna incontro Silvia Zanella, Marketing & Communication Manager Adecco – con cui cinguetto tra le altre cose anche del successo della community Fior di Risorse, presentata lì come una delle best practice italiane dei gruppi LinkedIn).

La sala era piena di super HR Director, con azienda titolata alle spalle, pronti con le loro Moleskine d’ordinanza a prendere appunti anche su come si compila un buon profilo LinkedIn: molti di loro non sono ancora iscritti o lo conoscono poco e quindi non lo utilizzano nemmeno per la selezione del personale.

Ma perché?
Perché per molti, troppi, manager ancora oggi in Italia l’utilizzo dei Social Network è ritenuta un’attività da farsi la sera dopo le ore d’ufficio (“sai sto 12 ore al pc e poi la sera non ce la faccio”), perché si crede che oggi stare su LinkedIn sia solo per trovare un lavoro (“sai non vorrei che i miei capi/colleghi vedendomi attivo sul Social Network pensino che mi sto guardando in giro”), perché alcuni temono persino di poter essere tacciati di falsa testimonianza (“non vorrei riportare informazioni che qualcuno potrebbe obiettare”) e perché, in estrema sintesi, al proprio Personal Brand le persone continuano a pensare solo quando è troppo tardi ed in funzione della ricerca attiva di una nuova avventura professionale, quando la “sedia titolata dietro le spalle” – di cui sopra – magari non l’hanno già più.

Qualche giorno dopo l’evento di LinkedIn ho avuto il piacere di assistere ad un evento di Meet The Media Guru con protagonista Ben Casnocha
Ben è un 24enne imprenditore seriale americano che ha scritto insieme a Reid Hoffman, co-fondatore di Linkedin, The Start Up of You (“Teniamoci in Contatto”, Egea).
Ivana Pais, sociologa esperta di Social Network, ha intervistato Casnocha qui e sottolinea quali siano le parole chiave innovative che stanno facendo di questo manuale un caso di successo: Startup, Beta Permanente, Resilienza, Empowerment e Networking.
Ninja Marketing invece ci ha raccontato cosa è accaduto quella sera ed ha insistito sul concetto principe sottolineato nel libro: il Permanent Beta Mindset. (Si si, Beta proprio come le prime versioni dei software o dei progetti ancora non definitivi).

Io invece vorrei riportare alcuni punti (di un ricco elenco) presenti nel libro che mi sembrano immediatamente pianificabili per cominciare ad investire su se stessi oggi stesso:
• pianifica un pranzo con un tuo collega con cui non sei solito farlo
• chiedi alla persona più curiosa che conosci di pranzare insieme e lasciati contagiare

Per fare tutto ciò con un pizzico di innovazione ed in pieno spirito da social networker vi consiglierei di organizzare i pranzi con LetsLunch, che si propone proprio come strumento per creare, riprendere, accrescere il vostro network (e quindi le opportunità professionali) partendo dai business lunch!
Ma soprattutto vi inviterei a commentare questo post e a frequentare tanti altri luoghi 2.0.
Un modo per crescere voi stessi e per far crescere questo blog perché aiuti tutti noi ad andare verso uno sviluppo sempre più innovativo e in questo anche duraturo.

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