Un italiano su 4 non è in grado di leggere la sua busta paga

Secondo l’ultima indagine di Adp il 27% degli italiani, se ricevesse una busta paga errata, non lo capirebbe

La nuova survey di ADP – multinazionale leader nell’Human Capital Management – “Workforce View in Europe 2019” ha preso in considerazione oltre 10.000 dipendenti in Francia, Germania, Italia (1.400), Paesi Bassi, Polonia, Spagna e Regno Unito, approfondendo le modalità con cui essi si occupano delle problematiche attuali del lavoro e del futuro del lavoro.

Tra le varie domande una in particolare desta curiosità.

È stato infatti chiesto agli italiani: capiresti se nella tua busta paga ci fosse un errore? Il 73% ha risposto sì (il 76% degli uomini e il 70% delle donne), ma c’è un 27% che non ne è per niente sicuro.
Il 12% afferma di ricevere un documento a suo dire troppo confusionario, un 15% dice addirittura di non leggerla mai.

“Il Payroll in Italia è oggi fra i più complicati al mondo, con una sovrapposizione storica di provvedimenti, leggi e norme, alcuni risalenti ai primi decenni del XX secolo; si aggiungono poi frequenti cambiamenti nelle prassi operative e un complesso sistema contributivo-fiscale, in parte basato su criteri nazionali e in parte articolato su più livelli territoriali e settoriali.

È in effetti un documento complesso, ma il lavoratore è il primo che deve saperlo leggere” afferma Virginia Magliulo, presidente Global View ADP.

Analizzando le diverse fasce d’età, emerge che i più menefreghisti sono i giovani dai 16 ai 24 anni. Anche in questa fascia è il 27% ad affermare di non capire bene la propria busta paga, ma ben il 19% conferma che è così perché proprio non la legge. I più attenti? gli over 55 dove solo il 13% dice di non leggerla (con una percentuale di “non la capisco” che è comunque del 26%).


“Sono delle percentuali incredibili se pensiamo che siamo nell’epoca dei cedolini online, quando tutto arriva ormai direttamente sullo smartphone
– dichiara Virginia Magliulo, presidente Global View ADP – La busta paga è un documento essenziale, che va costantemente monitorato dal lavoratore, non solo per controllare l’importo dello stipendio, ma anche i giorni di ferie, il numero dei ROL, le tasse pagate. Non leggere la busta paga è una mancanza molto grave. I datori di lavoro sono tenuti a norma di legge a fornire un cedolino a tutti i dipendenti (ogni volta che ricevono un pagamento) che delinea i guadagni e le detrazioni fiscali per quel periodo. Ciò è particolarmente importante per i lavoratori il cui reddito fluttua a causa del lavoro a turni o con ore irregolari”.

Facebook
LinkedIn
WhatsApp

Potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca