5 consigli per sfruttare il social local marketing

Il marketing a risposta diretta, a differenza della semplice visibilità che può offrire una campagna pubblicitaria tradizionale, consente di misurare in modo accurato il risultato delle azioni intraprese e quindi di calcolare il Roi delle proprie attività

Se gli ultimi dati della CGIA di Mestre parlano di una vera e propria moria dei piccoli esercizi commerciali (dal 2009 ad oggi le aziende/botteghe artigiane attive sono diminuite di 178.500 unità) per le imprese locali diventa sempre più urgente adottare nuove strategie per portare i propri clienti dall’online all’offline motivandoli a compiere acquisti nei negozi fisici.

Una strategia efficace, secondo Tino Bassu e Domenico Mancuso, founder di Socialness, è il cosiddetto “marketing a risposta diretta”. Negli ultimi tre anni i due startupper hanno applicato i principi di questo approccio al business su oltre 500 imprese locali, elaborando una metodologia studiata e verificata che, loro stessi hanno chiamato Social Local Marketing o Sistema Socialness™.

Il marketing a risposta diretta, infatti, a differenza della semplice visibilità che può offrire una campagna pubblicitaria tradizionale, consente di misurare in modo accurato il risultato delle azioni intraprese e quindi di calcolare il Roi delle proprie attività. Monitorando costantemente il risultato di queste attività è possibile, con tempestività, adeguare la propria strategia alle risposte del mercato: questo permette di concentrare le proprie risorse su quelle attività che portano risultati concreti al proprio business.

Ecco quindi cinque consigli su come impostare una corretta strategia di social local marketing.

1- Creare un posizionamento forte sul mercato

Uno degli errori più comuni di chi gestisce un’impresa locale è quello di abbassare i prezzi dei propri prodotti per sostenere la concorrenza. È invece molto più efficace costruire un posizionamento forte sul mercato locale, in grado di invogliare gli utenti a pagare di più per acquistare un prodotto.

2 – Impostare un’attività di comunicazione partendo dalle persone più vicine alla propria azienda

I social media permettono di concentrare la comunicazione andando ad intercettare solamente le persone che possono realmente recarsi nel negozio. Attraverso Facebook o Instagram, se le campagne sono impostate correttamente, è possibile individuare “chirurgicamente” i potenziali clienti di un’azienda. Questo permette di concentrare il proprio budget su un target specifico e realmente interessato alla proposta che viene veicolata.

3 – Impostare contenuti costruiti per vendere

Lo scopo principale del marketing a risposta diretta è vendere. Di conseguenza diventa fondamentale costruire contenuti che spingano all’acquisto.È opportuno quindi creare dei contenuti con delle call to action forti che portino a compiere una determinata azione (vieni in negozio; lascia i tuoi dati per ottenere questo vantaggio), e che facciano percepire scarsità ed urgenza con l’obiettivo di far compiere queste azioni nel minor tempo possibile (solo 10 posti disponibili; solo entro il…). È bene, inoltre, per abbattere la diffidenza all’acquisto, offrire delle garanzie (se non sei soddisfatto ti rimborsiamo l’intero importo; se non lo facciamo entro i tempi stabiliti è GRATIS).

4 – Individuare le persone interessate al contenuto e spingerle all’acquisto

Le persone che si sono dimostrate interessate al contenuto possono essere guidate fino all’acquisto del prodotto attraverso campagne di remarketing su Facebook o con l’email marketing. È possibile, inoltre, creare un’offerta dedicata o un premio facendogli intraprendere delle azioni per spostarle il prima possibile dall’online all’offline o per avere un contatto diretto.

5 – Analisi dei KPI

Il vantaggio di aver intrapreso una una strategia di digital marketing è di poter avere, in modo tempestivo un’analisi dei KPI (Key Performance Indicator), cioè quegli indicatori che permettono di capire, numeri alla mano, se una campagna sta incrementando i guadagni dell’azienda, oppure no. Nel digital marketing, infatti non esistono opinioni o concetti come “bello o brutto”, ciò che conta è l’efficacia del messaggio, verificabile, appunto attraverso i numeri che le diverse piattaforme ci restituiscono quando impostiamo una campagna.

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