6 consigli a una ragazza che vorrebbe diventare manager

I consigli di Mariuccia Rossini, amministratore delegato Korian. Resilienza, mappe mentali e self coaching i segreti delle aspiranti manager in rosa

Passione, focus sugli obiettivi, ma anche resilienza e multitasking intelligente: se dovessi disegnare su un foglio bianco i fattori vincenti di una carriera manageriale in rosa sicuramente inserirei questi ingredienti chiave. Ma quali sono i consigli che darei a una giovane professionista che desidera avviare o mettere il turbo alla propria carriera da manager?

  1. La sottile arte della resilienza. Impara ad “auto-ripararti” dopo aver affrontato situazioni di stress o di sofferenza emotiva. Fare leva sul tuo talento è l’essenza della resilienza, ovvero la capacità di rispondere alle difficoltà trasformando i problemi in opportunità, un po’ come accade all’ostrica che espelle la sabbia generando una preziosa perla.
  2. In una mappa mentale il segreto del multitasking. Gestire in parallelo le attività in agenda, ottimizzando i tempi e il riconoscimento delle priorità, è fondamentale per raggiungere i tuoi obiettivi. Ancora meglio se si disegnano graficamente i flussi di lavoro in una mappa mentale, una rappresentazione grafica ad albero che metterà in risalto il “nucleo” operativo principale di ogni progetto e le diverse attività secondarie che ne derivano. Ma non solo: grazie alla mappa potrai evidenziare anche i diversi task che hai delegato ai collaboratori.
  3. Ascoltati per fare self coaching. La capacità di ascoltarti giorno dopo giorno per diventare osservatrice e guida del tuo percorso professionale è la chiave per darti obiettivi precisi, realistici e misurabili. Annota ogni giorno su un diario i piccoli traguardi raggiunti: un’attività che rafforza l’autostima e ti aiuterà ad affrontare le fragilità per trasformarle in punti di forza.
  4. L’istinto infallibile della “dolce intelligenza”. Affinare la gestione dell’emotività femminile imparando ad ascoltare il tuo istinto anche al momento di prendere le decisioni più difficili: un fattore che distingue una manager di successo.
  5. Formazione continua per il salto di qualità.
    La formazione continua, svolta anche in modo autonomo e negli spazi al di fuori del lavoro, è un’asset fondamentale per fare il salto di qualità, mantenendo uno sguardo sempre attento ai mercati esteri e ai trend emergenti. Solo così è possibile sforare il cosiddetto “glass ceiling”, ovvero quel sottile soffitto di cristallo che separa, a volte, le top manager donne dal raggiungimento degli stessi riconoscimenti di carriera dei colleghi uomini.
  6. Non mollare. Come diceva Winston Churchill, “Il successo non è definitivo e l’insuccesso non è fatale, l’unica cosa che conta davvero è il coraggio di continuare”.
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