L’ottica che contraddistingue Better Decisions è quella della multidisciplinarità. Noi pensiamo che la progettazione di ambienti di scelta debba tenere conto di tre componenti: life, tech, human. Life rappresenta l’esperienza e il contesto nel quale si realizzano le altre due componenti. Human rappresenil lato psicologico, organizzativo, di processo. Tech è la componente tecnologica che sta permeando sempre di più non solo la nostra vita lavorativa ma anche quella privata.
Quanto c’entra l’organizzazione aziendale e la managerialità di un’azienda per affrontare nella giusta ottica questi aspetti?
A noi interessa capire come un ambiente che permette un maggior benessere abbia un impatto sul processo decisionale. Parlando di luogo di lavoro è evidente come sia l’organizzazione sia la cultura manageriale abbiano un ruolo determinante nel definire appunto gli ambienti di scelta. La risposta dell’organizzazione e del management alle scelte, giuste o sbagliate, determina in modo decisivo lo stato di benessere in cui l’azienda si trova a operare.
E la tecnologia?
Le tecnologie sono sempre più determinanti nell’assisterci e nell’aiutarci nel processo decisionale. Siano essi dispositivi che migliorano l’ambiente in cui lavoriamo permettendoci una piacevole top performance o sistemi che utilizziamo ogni giorno per decidere meglio, come per esempio i moderni sistemi di data analisys. Questa invasione di tecnologie ha generato un concetto chiamato Calm Technology, ovvero la tecnologia non invadente, che si cela quasi ai nostri occhi, si rende conto del contesto (dove siamo, cosa stiamo facendo…) e ci assiste non pretendendo un ruolo di primo piano, ma lavorando alla “periferia” della nostra attenzione.
Siete in linea con la nostra iniziativa Cambia Il Lavoro con Produttività & Benessere. La conosci e che ne pensi?
Certamente, siamo perfettamente in linea con la vostra iniziativa. Gary Hamel, in The Future Of Management, scriveva: “Management innovation is going to be the most enduring source of competitive advantage. There will be lots of rewards for firms in the vanguard.”; dopo le rapide e radicali trasformazioni degli ultimi anni oggi le aziende devono decidere del proprio futuro, riflettendo sui propri modelli organizzativi. Il concetto di Working Human, non è solo un “gioco di parole” ma un asset vincente per far emergere la qualità della strategia, dei prodotti e dei processi che un’azienda esprime, perché questi dipendono in prima istanza dalle persone che ne compongono l’ecosistema. Lavorare in un luogo confortevole che fonda il proprio modello organizzativo su Innovazione, Benessere e Performance è il miglior investimento che possa fare oggi un’azienda. Iniziative come la vostra, possono dare un contributo importante nello stimolare il cambiamento in questa direzione.
Tutta quest’attenzione alle persone è una moda o c’è di più?
È impossibile non rendersi conto di come la performance di gran parte delle nostre aziende dipenda dalle persone. Non sono certo che gli investimenti vadano in questa direzione, ma credo sia solo una questione di tempo: laddove il mercato del lavoro è più ricco e dinamico le aziende sono “costrette” a far fede a questa “moda” in quanto le persone sono sempre più consapevoli ed esigenti.
Quindi oggi qual è la decisione migliore per un’azienda che voglia essere attenta a innovazione, benessere e performance?
Penso che una direzione forte sia quella della contaminazione, dell’ibridazione. Bisogna far parlare in modo più intenso e libero aree diverse dell’azienda e rendere le pareti dell’azienda più permeabili, in modo che i valori possano essere trasmessi all’esterno e le idee nuove possano raggiungere l’interno. Alla maggior parte delle persone non piace essere trattate come dei cacciavite.
Su quali basi prenderla e come implementarla?
Al Better Decisions Forum del 13 aprile tenteremo di rispondere proprio a questa domanda, esplorando nuovi modelli organizzativi tramite gli interventi dei protagonisti di aziende innovative tra cui Amazon, Spotify, Siemens, Banca Mediolanum, UNA Hotels & Resorts e altri speaker d’eccellenza come l’astronauta ESA e Pilota collaudatore Maurizio Cheli.
