Amministrare con sapienza: Regola di San Benedetto e management

Un percorso formativo d'eccezione per formulare un nuovo modello gestionale

Il mondo del management trae spesso ispirazione da contesti, tradizioni e personaggi in apparenza distanti dalle dinamiche aziendali. Uno di questi esempi è la Regola di San Benedetto, che può essere visto come uno strumento gestionale di straordinaria modernità che merita di essere conosciuto dai manager.

Maria Cristina Bombelli cura un saggio che sviluppa una riflessione nata in un contesto formativo d’eccezione: presso il monastero benedettino di Montserrat, nei pressi di Barcellona, con l’aiuto della teologa Marinella Perroni, idee ed esperienze diverse sono confluite, nel corso degli anni, in una proposta comune capace di sintetizzare i differenti ambiti del management e della Regola.

L’intuizione iniziale è partita dalla consapevolezza di quanto il confronto tra le diversità generi intelligenza e rafforzi, al tempo stesso, anche le capacità gestionali.

E proprio la diversità tra questi tre saperi è notevole: una tradizione religiosa, quale quella ebraico-cristiana trasmessa nei libri biblici, uno specifico modus vivendi che da più di mille e cinquecento anni continuamente si riproduce nei monasteri che si fondano sulla Regola di San Benedetto, e un’esperienza di lavoro, quella gestionale, certamente più recente, ma dai contorni non meno complessi.

L’approccio, laico, è in grado di cogliere la distanza tra questi tre mondi, ma anche quanto li accomuna, perché condividono una spiccata attenzione verso la grammatica della vita e del lavoro, delle relazioni e delle gerarchie. Una sapienza che forse oggi i manager vivono molto distante da sé e dalla propria esperienza quotidiana, ma che sarebbe necessario riscoprire perché le pulsioni, le motivazioni, gli intendimenti e i valori cambiano molto meno rapidamente dei contesti e delle tecnologie che li sostengono.

Amministrare con sapienza, Regola di San Benedetto e management (a cura di M.C. Bombelli), con la collaborazione di P. Ignasi M. Fossas Colet, P. Manel Gasch Hurios, Marinella Perroni.

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