“Da dove viene e dove va a finire questa crisi senza sbocchi in cui siamo caduti dal 2008? Se siamo tutti indebitati fino al midollo, chi sono i creditori di tutto questo ben di Dio? Perché ci ritroviamo in questa situazione? C’è una via d’uscita in fondo al tunnel?
Queste e altre domande inquietanti sono l’ossessione che colpisce – non solo metaforicamente – il protagonista di questo romanzo, un giovane banker della city londinese che viene ingiustamente licenziato. Mentre la crisi economica e finanziaria travolge tutto, lui cerca di ritrovare se stesso e i sogni infranti da uomini senza scrupoli della finanza d’assalto.”
Bankageddon è il primo libro Alex Ricchebuono, un fanta-romanzo ricco di storia, di arte e di economia, ma anche di rivalse personali e storie d’amore. L’autore, intervistato dalla giornalista socio-economica Maria Cristina Origlia per il progetto “Segnalibro – Quando i manager incontrano gli autori” di Cfmt, il Centro di Formazione Management del Terziario nato per iniziativa di Manageritalia e Confcommercio, ha raccontato la sua storia personale e la storia del romanzo, due vicende profondamente intrecciate tra loro.
Il libro nasce, infatti, dopo un grave incidente in moto che colpisce Alex Ricchebuono nel 2013 e che lo porta a rimanere in coma farmacologico per 48 ore a seguito di una emorragia cerebrale. Ma proprio come se fosse lui stesso protagonista di un romanzo, al risveglio si ritrova con quelli che lui definisce dei “doni”, e uno di questi è proprio la scrittura. È grazie a questa esperienza traumatica che Ricchebuono si sperimenta scrittore e pubblica il suo romanzo, un racconto in cui si intreccia la storia socio-economica dell’Italia degli ultimi 20 anni ad una storia di realizzazione e risveglio personale.
L’autore è un profondo conoscitore della finanza ed è un grande appassionato di Storia economica ed Evoluzione monetaria che insegna in Università e che ha portato sugli schermi Rai, conducendo il documentario in quattro puntate “Money Art” su RAI 5, nel quale ha raccontato le storie che si intrecciano tra il mondo della finanza e quello dell’arte: intrecci appassionanti che ritroviamo anche all’interno del romanzo.
Ricchebuono decide di far iniziare il libro da un momento storico definito, quello della crisi del 2008, e lo fa con un motivo ben preciso. Come racconta ai microfoni di Cfmt, in quel periodo si trovava a Londra, dove lavorava per una delle più grandi banche d’affari internazionali. Già nell’estate 2007, Ricchebuono si accorge che l’aria che si respirava tra i palazzi della City era diversa, stava per abbattersi una crisi molto differente da quelle cicliche che si ripetono con schemi più o meno simili. Stava iniziando una crisi i cui effetti li stiamo subendo ancora oggi, come racconta egli stesso:
“Nel romanzo ho provato a unire i puntini, come una sorta di grande puzzle, per cercare di capire quale fosse il collegamento tra fatti all’apparenza slegati tra loro e quello che stiamo vivendo ancora oggi.”
E Ricchebuono lo fa in una maniera inconsueta, in un romanzo appunto, facendo parlare il protagonista Giovanni, un giovane banker londinese. Giovanni, in quello che è il momento migliore della sua carriera, si ritrova ingiustamente licenziato. Se la sua prima reazione è quella di staccarsi dal mondo finanziario e partire per un viaggio, al ritorno, invece di cercare subito un nuovo lavoro, decide di aprire un sito di controinformazione finanziaria in cui racconta lo sviluppo della crisi scoppiata nel 2008 fino ai giorni nostri, cercando di unire quei puntini che citava prima l’autore.
È da qui che inizia il percorso di rinascita di Giovanni, un percorso alla scoperta delle origini della crisi che lo porterà a riconoscere quanto le verità che lui credeva tali sono ben diverse dalla realtà.
“Quando c’è un cambiamento tutto può succedere, anche delle cose impensabili, ma gli elementi per cui quelle cose succedono esistono, basta solo andare a cercarli”.
Il prossimo incontro: Segnalibro – Quando i manager incontrano gli autori
Incontro con Marina Capizzi e Tiziano Capelli
Non morire di riunioni!
Il 25 febbraio, la giornalista Maria Cristina Origlia intervisterà gli autori del volume che ci parleranno di come organizzare riunioni realmente proficue. “Perché le riunioni possono far incontrare energie e intelligenze. E far pulsare il cuore del business”.
Per iscriversi all’incontro: https://bit.ly/segnalibro_febbraio