Il secondo dei cinque consigli di carriera per i quadri millennials tratti dagli articoli di Mike Steep pubblicati su Forbes è di prendere sempre buone decisioni.
Il cosiddetto “Management by Wishful Thinking” (MBWT), o management delle illusioni, è un rischio del mestiere, ci dice Steep. L’antidoto è essere sicuri che le decisioni vengano prese con tutti i dati disponibili, specialmente quelli che arrivano dal vostro network strategico.
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Non tutte le vostre decisioni devono essere giuste, ma molte di queste devono esserlo per raggiungere i vostri obiettivi professionali. L’ostacolo più grande nel prendere costantemente buone decisioni è proprio l’approccio del “Management by Wishful Thinking” (MBWT).
L’illusione è il risultato dei pregiudizi da cui è impossibile sfuggire completamente. Tutti noi siamo portati a interpretare fatti, situazioni e persone sulla base delle nostre credenze. La scienza definisce questo atteggiamento “pregiudizio di conferma”. In modo non intenzionale filtriamo dati inconsistenti con le nostre credenze e li processiamo affinché le possano supportare.
Il Management by Wishful Thinking permea il mondo degli affari ed è la prima causa del prendere cattive decisioni in modo sistematico. Steep ricorda nel suo articolo il caso di Kodak, che verso la fine degli anni 80 implementò un Programma di Leadership di Qualità nel quale un consulente venne coinvolto per offrire coaching in leadership e pratiche manageriali. Un’area del focus era quella del “Management by Walking Around”, un approccio all’epoca famoso grazie al libro “In Search of Excellence” di Tom Peters e Robert Waterman. L’idea era quella che i manager sviluppano informazioni su ciò che accade nel cuore dell’azienda parlando in modo informale con i dipendenti anziché attraverso meeting strutturati con presentazioni formali. Dopo essere stati formati, ai dirigenti Kodak venne chiesto di mettere in pratica il MBWA e fare un report di quanto avevano ascoltato. Un dirigente incontrò un rappresentante commerciale e disse: “Ho imparato che il settore commerciale pensa che abbiamo una grande leadership e una strategia vincente”. Questa informazione si diffuse rapidamente tra la dirigenza. Entro pochi mesi il gruppo dei dirigenti decise che stava facendo un buon lavoro e che Kodak avesse una strategia vincente. Si trattava solo di un problema di esecuzione, si pensava. Un po’ di anni più tardi, comunque, divenne ovvio a tutti che l’azienda stava avendo difficoltà e andando incontro alla bancarotta. Perché il MBWA non consegnò un segnale che c’era un disastro in agguato proprio dietro l’angolo?
Spesso il MBWA funziona ma si tende a preferire il MBWT. La differenza tra ciò che si ascolta e quello che si capisce e comunica è notevole.
Come evitare il MBWT? Iniziate a riconoscere che esiste e ammettete che è impossibile da eliminare completamente.
Gli esperti di scienze sociali hanno identificato centinaia di pregiudizi umani da cui non possiamo sfuggire. Possiamo comunque sviluppare uno stile manageriale basato sull’unione di tutti i dati disponibili e analizzarli in modo obiettivo per prendere buone decisioni. Riunire i dati presuppone che si facciano domande costanti su tutto e tutti, stando attenti a non filtrare niente.
Pensate a questa attività come a un brainstorming dei dati. Nessun problema su quanto erronei sembrino certi dati, registrateli e rendeteli parte di un processo di decision making. Mettere insieme input da diversi gruppi di persone è fondamentale. Una fonte importante di dati è costituita dal vostro personal network. Se lo avete costruito in modo strategico come descritto nell’articolo precedente, troverete che è una ricca fonte prospettive esterne. Quando pensate di aver messo insieme tutti i dati, allargate le vostre fonti e aggiungetene altri. Fermatevi solo quando vi convincete di aver raggiunto un rendimento decrescente. Se vi fermate prima di questo finirete col prendere decisioni senza il benefit di informazioni che avrebbero potuto essere scoperte.
Non avrete sempre tutte le informazioni che vi piacerebbe ottenere per prendere una decisione. Del resto, molte decisioni sono prese senza informazioni complete. Questa è la natura del nostro mondo del lavoro, in costante cambiamento. Ciò che è importante è che col senno di poi voi collezioniate e processiate obiettivamente tutte le informazioni disponibili al momento. Se il vostro processo di decision making incontra quello standard la media battuta nel prendere buone decisioni vi porrà tra i battitori migliori del gioco.
Avere la reputazione di chi prende costantemente buone decisioni farà sì che gli altri vogliano consultarvi prima di prendere le loro decisioni. E questo è un modo eccellente per emergere e dare una svolta alla vostra carriera.
Da tenere a mente:
- il management consiste nel prendere decisioni. Le vostre devono essere giuste nella maggior parte dei casi;
- il MBWT è un rischio professionale radicato tra gli uomini;
- l’antidoto al MBWT è capire e analizzare in modo oggettivo tutte le fonti di dati.