Costruire una carriera internazionale

L'appuntamento del ciclo Friday's Manager di venerdì 25 novembre, dalle 12 alle 13, a cura della divisione del mercato del lavoro di Manageritalia, XLabor, sarà focalizzato sulle skill richieste ai manager a livello internazionale, sia per chi opera nel mercato estero sia per i manager delle multinazionali. Ne parleremo con Monica Ferrario, client director presso Kilpatrick Group, a cui abbiamo posto alcune domande

Essere un manager a livello globale oggi com’è possibile, cosa vuol dire e cosa implica?
«Diventare un manager con esperienza a livello globale prevede che le persone progettino la loro carriera considerando periodi sia all’estero che in Italia in multinazionali su ruoli globali. È un percorso di crescita professionale che prevede però consapevolezza da parte delle persone che intendo assumere ruoli con maggiore responsabilità ed esposizione internazionale».

Quali caratteristiche deve possedere il manager indipendentemente dal settore?
«Il manager deve possedere una predisposizione all’internazionalità, flessibilità, agilità e approccio multiculturale. Curiosità verso nuove culture ed esperienze oltre a uno spirito imprenditoriale».

Cosa cercano oggi le aziende internazionali in un manager?
«Ricercano nei candidati una disponibilità a viaggiare o gestire team presenti in più paesi, allargando i confini della responsabilità, spirito di iniziativa e orientamento al business e all’innovazione sempre con un approccio sostenibile per il business dell’azienda».

Quanto è importante l’esperienza passata e rispetto a quali caratteristiche di gestione di business, organizzazioni etc.?
«L’esperienza passata di un candidato incide se ci sono richieste precise e di know-how specifici altrimenti le aziende stanno iniziando ad essere più aperte a valutare competenze trasversali e investire su altre competenze».

E la sostenibilità? Vengono considerate esperienze passate e vincenti a questo proposito?
«La sostenibilità è di fondamentale importanza per le aziende che sempre più si stanno organizzando per esserlo in maniera attiva e partecipativa. Il business ora deve essere sostenibile. Le aziende desiderano avere manager che credano nella crescita di un business sostenibile e le esperienze passate incidono se la persona ha già avuto esperienza di creazione e sostegno di business sostenibile».

Cos’altro serve per trovare spazio a livello globale: da dove si parte e come si arriva dove?
«Desiderio di crescita professionale a livello internazionale e consapevolezza che comporta il sacrificio, spesso, di stare lontano dalla famiglia, amici e luoghi familiari. Proiezione verso obiettivi di crescita chiari e capacità di cogliere le sfide come i rischi impliciti in esse. Desiderio di innovazione e di crescita personale costante. Le aziende colgono la disponibilità dei candidati a una carriera internazionale del candidato, il quale spesso è “protagonista” della sua crescita attivandosi con gli stakeholder aziendali affinché si realizzino opportunità a livello globale».

Consiglierebbe una carriera internazionale?
«Consiglio alle persone di crearsi una “carriera consapevole” il più possibile allineata a ciò che desiderano e corrispondente ai loro valori. Ricoprire un ruolo internazionale in azienda parte anche da una volontà e desiderio se non presenti ci sono opportunità differenti sul mercato ma di eguale importanza e valore».

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