La Lombardia è la regione con maggiore presenza numerica di dirigenti donne nel settore privato: sono 8.859, secondo i dati Inps a fine 2016, i più recenti. E Milano è naturalmente in testa con 7.108 donne dirigenti. A seguire si posizionano bene rispetto alla media nazionale (anche se molto distanti dal capoluogo) le province di Varese, Brescia e Bergamo. Ma la sorpresa la regala Pavia, in cui le donne dirigenti sono il 30,5% del totale: uno stacco di oltre 10 punti percentuali rispetto alla seconda, Milano, in cui sono il 19,2%. Niente male anche i quadri, sempre del privato, che in regione sono 46.283, più del doppio del Lazio, che si posiziona secondo. Quindi un vero serbatoio a cui attingere per la dirigenza futura.
Dunque la ripresa italiana dei dirigenti privati è tutta al femminile, e la Lombardia traina questo trend: infatti oggi le donne dirigenti sono il 16,6% del totale nazionale e sono cresciute del 29,4% dal 2008 al 2016, a fronte di un calo del 9,7% degli uomini. Ma che la rincorsa delle manager rosa sia in atto, almeno a livello generale, lo dimostra il fatto che già oggi nella fascia d’età sotto i 35 anni le donne dirigenti sono il 30,8% e in quella sotto i 40 anni il 28,2%.
Tornando al Nord, in Lombardia l’aumento delle donne dirigenti dal 2008 al 2016 è stato del 33,7% a fronte di un calo del 7,5% degli uomini. Certamente numeri più nella media di alcune regioni del Meridione che segnano aumenti molto importanti come il Molise (263,6%), dove però va considerato il limitatissimo numero di dirigenti e l’incidenza delle imprese familiari.
Uno dei tanti obiettivi su cui da 21 anni lavora il Gruppo Donne Manager di Manageritalia Lombardia è certamente inseguire una parità a tutti gli effetti e in tutti i campi, non solo economico ma sociale, relazionale, professionale. Clicca qui per conoscere tutte le iniziative e i progetti del Gruppo Donne Manager.