Secondo alcuni analisti l’impresa multigenerazionale è alle porte. Anzi, è già entrata forzando l’ingresso e ora va gestita. Finora, l’attenzione si era concentrata sui giovani neoassunti. In futuro invece bisognerà concentrarsi su candidati di tutte le età. Molte le cose da saper fare, in termini di HR.
Primo: incentivate i dipendenti di diverse fasce d’età a scambiarsi idee (i vecchi devono imparare dai giovani e viceversa).
Secondo: nella gestione dei talenti, abbandonate fattori come l’età o il sesso e concentratevi invece sui tratti della personalità individuale.
Terzo: garantite un buon mix di età in tutti i reparti, anche a livello decisionale.
Tutti questi aspetti della diversità sono ancora trascurati in molte aziende.
Il trend: il divario di età nella forza lavoro globale aumenterà nei prossimi anni e continuerà ad aumentare e, a lungo termine, è ipotizzabile persino una forza lavoro di sei generazioni.
È quindi importante che i manager si allontanino da categorie come “età” o “generazione”. In futuro, la data di nascita di una persona tenderà a diventare meno importante. I nuovi lavoratori sono “perenni”.
Articolo tratto dall’ultimo numero di Dirigibile, l’inserto di Dirigente – La rivista di Manageritalia dedicato al futuro che è già presente. Leggilo qui.
Il tema della multigenerazionalità nelle organizzazioni sarà approfondito in uno speciale sul prossimo numero di Dirigente – La rivista di Manageritalia.