METODO

Opportunità: senza una via non c’è strada. Senza una indagine sul modo di restituzione non si sa a chi sia destinata la storia. Ogni storia è un sostituto d’esperienza esperita o da esperire. In ogni esperienza c’è un “sentiment” che la sorregge. Chi è bravo a costruirla e a restituirla fa centro.

Minacce: con un piano e con un metodo si può improvvisare. Senza si sente.

OBIETTIVI

Opportunità: Ogni storia nasce da un perché e si formalizza nel “e se fosse”, poi ha bisogno del come, del cosa, e del chi la racconta.

Minacce: Senza sapere a chi sarà destinata, senza ascoltare e conoscere il pubblico non c’è trippa per gatti.

STORIE

Opportunità: se non ci fossero le storie, e chi le racconta, non ci saremmo evoluti. Noi ci innamoriamo delle storie che ci assomigliano e in quelle in cui vogliamo sognare, credere e immedesimarci, per via di come siamo fatti e per il tipo di storia personale che portiamo appresso.

Minacce: senza storia non c’è esistenza. Chi non sa raccontarsi e chi non è raccontato non esiste. Le storie servono per essere e per essere visti.

STORIELLE

Opportunità: se non fossimo dei creduloni non ci saremmo mai innamorati o non avremmo un governo… se non fossimo programmati per perdonare ci saremmo estinti. Il gioco della finzione, cioè inventare una storia vera è il dna dell’umanità.

Minacce: che la finzione venga scambiata per la realtà. Un po’ come confondere la mappa col territorio. Occorrono strumenti interpretativi che si possono apprendere e allenare per godersi anche le “storielle” e orientarsi nel mondo.