Oggi i droni sono certamente di moda. Piccoli robot dalle limitate capacità autonome, i droni più conosciuti sono quelli volanti detti anche “aeromobili a pilotaggio remoto”, ossia degli oggetti in grado di volare senza che ci sia un pilota a bordo: nell’immaginario comune sono sempre raffigurati come quadricotteri, ma di fatto esistono altre forme di droni, come i Rover e gli Ala Fissa.
I geometri e gli architetti, ora, grazie al drone, possono eseguire ricostruzioni del territorio semplicemente sorvolando un’area di interesse con il drone. I fotografi, al posto di noleggiare costosi elicotteri, ora possono ottenere gli stessi effetti con il drone; i videomaker grazie al drone possono realizzare i famosi matrimoni visti dal drone; gli agricoltori possono effettuare quella che viene chiamata agricoltura di precisione, una tecnica che permette di trasformare alcune foto aeree in uno schema che illustra lo stato di salute di un terreno agricolo, mostrano quali zone necessitano di interventi. Ma molti altri lavori possono beneficiare di questa tecnologia.
Anche la manutenzione delle infrastrutture di telecomunicazioni si evolve e diventa sempre più efficiente grazie ai droni. Ennova, azienda torinese che ha sviluppato un innovativo modello di assistenza digitale per le imprese che vogliono affrontare la digital transformation, e be-link, startup focalizzata sulla realizzazione di servizi con droni, hanno dato il via al progetto Maintenance, rivolto alle aziende di telecomunicazioni che hanno bisogno di controllare a distanza la manutenzione ordinaria, preventiva o straordinaria nonché di valutare danni o guasti all’infrastruttura anche in aree geografiche remote o non facilmente accessibili. Il tutto, senza dover spostare un intero team di tecnici sul posto, ma affidandosi agli occhi digitali dei droni. I droni professionali da 300 grammi utilizzati da Ennova sono abilitati al volo senza richiedere permessi ENAV e sono in grado di inviare in streaming immagini ad altissima definizione (fino a 4K). Le informazioni raccolte dal drone vengono trasferite alla piattaforma tecnologica appositamente sviluppata da Ennova, che permette di compilare una scheda intervento completa di fotogrammetria 2D e video con tutti i punti di interesse e generare quindi la richiesta di intervento. Con l’ausilio dei droni guidati da piloti addestrati e con lo sviluppo di una specifica piattaforma IoT, Ennova è già pronta a supportare le future esigenze relative alla realizzazione e gestione delle infrastrutture di rete 5G in Italia.
I droni sono dunque di fatto una nuova frontiera del lavoro. In Italia già diversi professionisti e aziende hanno colto l’opportunità, è infatti vero che sono più di 3.000 gli operatori riconosciuti dagli gli enti ufficiali: per lavorare con i droni ci vuole un’abilitazione, bisogna possedere tutte le carte in regola ed essere iscritti agli elenchi ufficiali per poter volare per scopri professionali.
Si sente spesso parlare delle tecnologia che “ruba” i posti di lavoro. In questo caso sta succedendo il contrario. Professionisti che lavorano “alla vecchia maniera”, senza tecnologie sofisticate, hanno la possibilità di aprirsi a nuovi sbocchi professionali, nuove applicazioni e nuovi servizi, grazie ai droni. Questo vale anche per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro e sono appassionati di tecnologia: i droni permettono di trovare una strada per iniziare la propria carriera.
Proprio a questo riguardo alcuni giovani imprenditori hanno deciso di raccontare cosa significa lavorare con i droni tramite delle specifiche giornate di formazione con accesso su selezione. ProjectEMS, giovane azienda milanese, ha avviato il progetto Masterclass Droni. L’obiettivo è aiutare le persone a lavorare con la tecnologia, in particolar modo con i droni, aiutando sia i neofiti sia coloro che già lavorano con i droni, semplificando il loro lavoro e fornendo formazione specializzata.
ProjectEMS spiega che il progetto Masterclass Droni è stato concepito per trasferire competenze pratiche, applicabili, immediatamente spendibili e allo stesso tempo mostra alcuni errori evitabili, così da risparmiare tempo, denaro e delusioni.
Le Masterclass Droni sono a numero chiuso e ci si può accedere solo su selezione: non sono aperte al grande pubblico, ma solo alle persone selezionate.
La prossima Masterclass si terrà a settembre con il nome “Come avviare una startup con i droni”. Durante questa Masterclass Andrea Zamuner Cervi, fondatore di ProjectEMS, autore dell’”Italia dei Droni”, racconterà ai partecipanti alla Masterclass quali sono le basi per avviare una startup tecnologica, ma sopratutto quali sono gli errori da non fare per rendere il percorso da libero professionista o imprenditore più facile, privo di molti degli ostacoli iniziali in cui la maggior parte delle persone incappano quanto si trovano a lavorare con una tecnologia come questa. Un racconto che arriva da una persona che questi errori li ha vissuti sulla sua pelle ed è quindi in grado di trasmettere ai partecipanti un’esperienza diretta.
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