Il leader sinergico? È coach

In questi ultimi anni, il lavoro sta cambiando radicalmente e ai manager è oggi richiesto un cambio di mindset. Una vera sfida, che vince chi si focalizza sulle persone e non sui problemi

Il lavoro, anche in seguito alla pandemia, sta cambiando radicalmente. I leader nelle organizzazioni si trovano, come in un video game, ad affrontare sfide sempre meno tecniche e sempre più adattive: continui e incrementali processi di delocalizzazione e riorganizzazione; una nuova “guerra dei talenti” per accaparrarsi e trattenere i migliori rispetto alle professionalità ad alto valore aggiunto; il lavoro agile che trasforma gli uffici tradizionali in hubquarter aperti e flessibili. Sfide che per essere vinte non richiedono solo competenza, ma anche un nuovo modo di “essere” e di “pensare”. Qualsiasi cambiamento sostanziale, infatti, che sia tecnologico, organizzativo o di processo, è prima di tutto un cambiamento culturale, poiché necessita di un’evoluzione di mindset. In questo tipo di sfide non vince chi si focalizza sul problema cercando di risolverlo, ma chi si focalizza sulla persona che ha il problema, cercando di farla progredire verso un più elevato sviluppo mentale, verso una complessità tanto più simile possibile a quelle della sfida esterna. Da qui la capacità fondamentale del leader, non di risolvere i problemi, ma di mettere l’altro, il proprio collaboratore, in grado di avere le proprie intuizioni. E questa, forse, è una delle definizioni più azzeccate che sia mai stata data di “coaching”, il processo di cambiamento per eccellenza.

Le 4 qualità dell’essere leader sinergico
Nel nostro modello di leadership sinergica, il leader lavora in primo luogo sull’essere, sviluppando alcune qualità cruciali per vincere le sfide della contemporaneità. Queste qualità hanno davvero molto a che vedere con il coaching, in particolare con il modo di pensare del coach, con le “lenti” che utilizza per vedere il mondo, se stesso e gli altri.

Essere PARTNER
Il leader partner è un manager che si posiziona accanto ai suoi collaboratori e si mette al servizio della persona e del progetto apportando le sue qualità umane e professionali in una relazione di interdipendenza dove il paradigma è “il noi”. Le persone interdipendenti lavorano insieme, completandosi a vicenda e ottenendo molto più di quanto potrebbero fare da soli. Il leader interdipendente agisce da partner, si mette dunque alla pari, allo stesso livello di tutte le persone in azienda, in una relazione assertiva, dove ognuno ha l’opportunità ma anche il dovere di contribuire.

Essere CON L’EMERGENTE
Per un leader significa accogliere i continui cambiamenti, portare a bordo le persone nelle trasformazioni, anticipare quello che potrà accadere, prestare attenzione e utilizzare i segnali deboli del contesto, essere in grado di cogliere il movimento prima che avvenga per anticipare la direzione e orientarsi. Lasciare che in mancanza totale di informazioni o, al contrario, in una situazione di overload informativo paralizzante, emerga la voce della propria intuizione. Questo tipo di qualità dell’essere è ben espressa in molte filosofie orientali ed è anche costitutiva del processo di coaching nel quale non sappiamo mai in anticipo cosa accadrà, la realtà della sessione viene co-costruita sul momento con quella persona che abbiamo davanti.

Essere INTEGRATO
Ognuno di noi, indipendentemente dal genere maschile o femminile, possiede dentro di sé energie yin, fluide femminili, generative, rotonde, rivolte alla cura e all’attenzione, ed energie yang, maschili, solide, determinate, rivolte all’azione. È nell’integrazione di queste due parti che risiede quella leadership inclusiva e gentile di cui tanto si parla all’interno delle organizzazioni. È nel superamento di questa dualità che la leadership può trovare una risposta adeguata alla gestione della complessità. Allo stesso tempo, abbiamo osservato come in passato abbiamo collettivamente sopravvalutato le qualità yang/ maschili e sottovalutato quelle yin/femminili.

Essere CREATORE DI SENSO
Nel secolo scorso, la capacità decisionale e di problem solving erano le principali qualità ricercate nei leader. Oggi, considerando anche la crescente efficienza dell’intelligenza artificiale nella risoluzione di problemi, questa capacità ha lasciato da tempo il podio delle qualità di un leader. Inoltre, non sono le decisioni a guidare le organizzazioni, piuttosto è il significato dietro queste decisioni che modella le organizzazioni. La capacità di dare significato, o senso, e anche l’abilità di connettere le persone a questo senso è ciò che maggiormente viene richiesto a un leader oggi. Nello scenario attuale le persone nutrono ansia e timori per il futuro, hanno perso i propri punti di riferimento e, lavorando sempre più da remoto, vivono sentimenti di solitudine e isolamento. È quindi maggiormente di vitale importanza che esista qualcosa che aggreghi il team di lavoro intorno a un valore positivo, al senso e al perché del proprio lavoro.

Dalle qualità dell’essere alle competenze di coaching
Come si applicano queste qualità nell’agire quotidiano di un leader? In realtà una bussola c’è già: si tratta del modello di coach abilities elaborato per la prima volta nel 1998 da Icf (International coaching federation), la più grande associazione di coach al mondo e recentemente aggiornato e rivisitato (2019). È da questo modello di competenze che pensiamo possa rinascere un nuovo leader sinergico in grado di guidare e re-inventare il futuro delle organizzazioni*. La presenza che insieme alla fiducia rappresenta la base di connessione con il momento presente e con gli altri, l’ascolto, anche degli aspetti emotivi e profondi della persona e, correlata ad esso, la capacità di evocare consapevolezza attraverso le domande e i silenzi; la capacità di generare e perseguire accordi e obiettivi non solo egosintonici ma anche eco-sistemici; l’abilità di individuare, sviluppare e trattenere i talenti. È nel costante allenamento di queste abilità che il leader può imparare non solo a sopravvivere ma anche a fiorire nella disruption. 

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valentina.chiaramonte@cfmt.it 

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