Il tuo team di lavoro non è la tua famiglia

La visione controcorrente di Patty McCord, ex chief talent officer di Netflix

Patty McCord ha ricoperto il ruolo di chief talent officer di Netflix dal 1998 al 2012. È stata proprio lei, insieme al ceo della società californiana Reed Hastings, a creare i principali documenti sulla cultura aziendale e le policy di comportamento per tutti i dipendenti.

Il libro Powerful – Building a culture of freedom and responsibility racchiude alcuni di questi principi, che appaiono subito controcorrente e un po’ “duri” rispetto a quanto si sente ripetere nelle business school di tutto il mondo. I manager possono leggere il suo libro e trovare qualche spunto su cui riflettere.

Quella che esce dal saggio è una visione della gestione dei team di lavoro che lascia poco spazio all’idealismo e agli slogan facili e che parte dal concetto che l’obiettivo ultimo di una squadra di persone non dovrebbe essere il benessere di ogni singolo membro fine a se stesso, ma solo ed esclusivamente la soddisfazione finale del cliente.

Per McCord il team di lavoro non è formato da amici e non è tantomeno la nostra famiglia, quindi scoraggia tutte quelle iniziative che tentano di dare questa parvenza ai propri colleghi. L’invito ai manager? Di smetterla di credersi quei padri e madri che non potranno mai essere in un contesto di lavoro.

Il team, in definitiva, è visto come il mezzo più efficace per raggiungere gli obiettivi dell’organizzazione e tutti coloro che si rifiutano di portare un contributo in questo senso possono essere lasciati senza troppi scrupoli.

Altrettanto duro e schietto è il consiglio a chi lavora all’interno di un team o lo gestisce: non aspettarsi mai che la propria azienda si prenda cura della nostra carriera, perché non è il suo compito.

Dalla lettura del libro appare chiaro il punto di vista sui principi dell’inclusione, della diversity, dello smart working, delle politiche compensative e della fiducia data ai propri collaboratori: il tutto serve per far funzionare meglio quella macchina complessa che è ogni organizzazione. Nient’altro.

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