Kotler e il marketing visti da un laureando

Abbiamo portato alcuni nostri associati al World Marketing Summit 2019, che si è svolto a Roma il 22 e 23 novembre. Nella stessa occasione abbiamo invitato a prendere parte con noi all'evento un giovane laureando in Marketing e Digital Communication, Gabriele Baroncini, che ha scritto per noi le sue impressioni e gli spunti che ha raccolto durante questo appuntamento

Il World Marketing Summit, alla sua prima edizione in Italia, è il più importante evento di marketing rappresentato dagli esperti più rilevanti del settore. Il summit, ideato dal prof. Philip Kotler nel 2010, è un appuntamento per imprenditori, studiosi e manager per acquisire nuovi strumenti e tecniche per affrontare il cambiamento in corso.

Un cambiamento che sta travolgendo soprattutto il nuovo modo di fare business, dove emergono due parole chiave: marketing e innovazione. Queste due parole al giorno d’oggi devono andare di pari passo, lo scopo delle aziende è creare clienti, fidelizzarli e capire il più possibile su di loro per soddisfarli. Ma come creare un prodotto diverso, diversificato?

Bisogna distinguere il termine vendite da marketing. La differenza è che la vendita avviene in un excursus storico, il marketing è stato introdotto nel Medioevo quando si parlava di mercati, il marketing essenzialmente sfrutta il canale di vendita.

Nel marketing moderno, dove troviamo le 4P (Product, Price, Place, Promotion): bisogna focalizzarsi sulle esigenze dei clienti, quindi si parla prima di clienti e poi di prodotto.

Attraverso ricerche di mercato, focus group e sondaggi è possibile ricavare informazioni sul mercato di riferimento perché non è possibile entrare in un mercato senza informazioni. Tutti questi dati permetteranno di segmentare e posizionarsi per poi puntare il target di riferimento.

Con l’aiuto di questi step per strategie di marketing STP (segmentazione, target, posizionamento) e con la control information è possibile trarre informazioni essenziali per capire se i clienti vorranno acquistare un prodotto e soprattutto se il piano di attuazione o la proposta di valore o addirittura il mercato di riferimento scelto sono giusti o sbagliati e in tal caso correggerli. Il fulcro principale è la previsione.

Una delle domande principali che ci dobbiamo porgere è se il marketing stia cambiando. La risposta è sì, sono cambiati i consumatori, sono cambiati il modo in cui i clienti riescono a trovare le informazioni sull’azienda.

Al giorno d’oggi i consumatori trasmettono le informazioni tra loro stessi, una delle tecniche principali è il passaparola. Sono cambiati i mercati a livello geografico, basti pensare al cambiamento dei quattro colossi, Facebook, Apple, Amazon e Google.

Per affrontare al meglio il cambiamento e rimanere aggiornati non bisogna solo guardare il mercato di riferimento ma ampliare l’orizzonte, aprire la mente.

Anche con l’ingresso delle nuove tecnologie possiamo notare come il marketing stia cambiando, bisogna entrare a far parte di un mondo digitale, sociale. Un algoritmo non è altro che una serie di step che valuta e che dà un certo peso ai dati che abbiamo a disposizione e poi successivamente prende una decisione. Gli algoritmi però sono molto complicati, ma sono utili per l’ottimizzazione del mercato.

Con l’influencer marketing, le aziende si sono avvalse di nuove figure oltre ai classici influencer con milioni di followers, stiamo parlando di micro-influencer con un minimo di 50.000 followers e nano-influencer con un minimo di 5.000 followers.

Capire quello che abbiamo comunicato su internet, che impatto ha avuto che può andare anche da una semplice recensione positiva o negativa, serve per far crescere la nostra azienda, migliorare i prodotti.

Ad esempio, per una campagna di email marketing bisogna mandare un messaggio diverso per ogni individuo, ma è necessario capire il passaggio che il cliente ha effettuato prima di fidelizzarsi all’azienda, quindi comprendere il viaggio del cliente.

In che modo l’azienda può crescere, o attraverso acquisizioni o fusioni o attraverso la crescita organica? La crescita organica però supera il tasso di crescita rispetto al tasso di acquisizione o fusione. Altri metodi principali possono essere l’innovazione, la cooperazione e l’ottimizzazione delle vendite, del prezzo e del costo.

In un’era dove il cambiamento sta rivoluzionando diversi settori del business è importante che le aziende rimangano al passo, perché, come Philip Kotler afferma, esistono due tipi di imprese: quelle che cambiano e quelle che scompaiono.

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