In centro a Parigi, il colosso del lusso LVMH ha da poco tempo inaugurato la nuova Samaritaine, trasformando un grande magazzino tradizionale in un meraviglioso retail playground che mostra alcuni tra gli aspetti più innovativi ed esperienziali del panorama del retail mondiale.
Ma andiamo per ordine e ricostruiamo la storia di questo edificio.
Inaugurato nel 1869, La Samaritaine è da sempre stato uno dei più tradizionali grandi magazzini parigini, situato di fronte a Pont Neuf e all’Île de la Cité, a due passi da Notre-Dame.
Già di per sé l’edificio è un piccolo capolavoro di architettura Art Nouveau, con mosaici e un dedalo di meravigliosi dettagli in ferro battuto, con vent’anni di anticipo sulla costruzione della Tour Eiffel.
Purtroppo però nei decenni a cavallo dell’ultimo secolo, insieme al declino strutturale dei grandi magazzini, La Samaritaine era anche forse divenuto un po’ troppo piccolo per un grande magazzino moderno, e finì per chiudere i battenti nel 2005.
Rilevato da LVMH, dopo più di una decina di anni di lavori di ristrutturazione, con molto coraggio è stato riaperto nel 2021 nel mezzo della pandemia, sotto la divisione di Travel Retail DFS.
Il più piccolo dei grandi magazzini parigini è allora diventato il più grande concept store di Parigi, con 70.000 metri quadrati e una selezione estremamente curata di moda femminile e maschile, gioielleria, orologeria e la seconda più grande area beauty d’Europa dopo Harrods. E all’interno la stessa struttura ospita anche l’albergo cinque stelle Cheval Blanc.
Ma al di là della selezione accurata e del lusso sfarzoso, quello che più colpisce è lo sforzo esperienziale che è stato richiesto a tutte le marche, per trasformare La Samaritaine da semplice punto di vendita in un luogo dove si possono fare vivere i Brand, e se ne possa diventare attori. E all’interno di questo, perché no?, una serie di momenti da condividere immediatamente l’esperienza parigina con gli amici rimasti a casa.
Pronti per il tour virtuale?
Si comincia con la fermata della metropolitana, molto instagrammabile, della Veuve Clicquot, nella quale si può scattare un selfie facendo finta di essere davvero seduti in una immaginaria fermata della famosa marca di champagne.
Esclusivamente presso la Samaritaine è possibile acquistare la scatola limited edition Veuve Clicquot con il nome della città del destinatario del regalo della bottiglia di champagne e l’indicazione della distanza in chilometri da Reims.
E parlando di personalizzazioni, che rappresenta uno dei mega-trend nel mondo del lusso, è notevole lo sforzo che è stato richiesto a tutti i marchi di alcolici del gruppo presenti alla Samaritaine.
Si parte dal cognac Hennessy (la marca che rappresenta la H di LVMH), dove si può personalizzare non solo il colore ma anche l’astuccio, il medaglione di cuoio ed il suo cinturino con il proprio nome o iniziali:
Sulla stessa falsariga, si possono personalizzare le confezioni dello champagne Dom Pérignon e Ruinart:
Acquistare scarpe femminili non è sempre un’esperienza del tutto gratificante di per sé, ma se si possono provare su un baldacchino barocco sul quale farsi immortalare per Instagram, allora cambia tutto:
Ma non è tutto solo per le Signore. Per i patiti degli impianti Hi-fi, la marca di altissima gamma Devialet (che si auto-definisce la Apple degli impianti di riproduzione audio) offre la possibilità di sperimentare il suono delle casse in tutta la sua potenza in una stanza insonorizzata, riproducendo la musica preferita dal proprio smartphone. Addirittura in certi periodi dell’anno questo avviene in un pop-up immersivo costruito in collaborazione con il gruppo aerospaziale Ariane:
E la chicca finale è lo Studio King Kong, un vero e proprio set con blue screen nel quale bisogna agitarsi mentre si è stretti dal pugno del gigantesco scimmione e immediatamente la propria immagine viene montata su uno spot retrò in bianco e nero nel quale King Kong assalta il palazzo della Samaritaine. Da condividere immediatamente sui Social!
In conclusione, concepito come un playground di lusso per i turisti oltreoceano nel centro di Parigi, l’esercizio della nuova Samaritaine va oltre il suo obiettivo originale.
In realtà ci mostra come il futuro del Retail, e la giustificazione della sua esistenza nel mondo dell’e-commerce pervasivo, risiede nella creazione di esperienze reali, gratificanti e differenzianti, e va oltre indicandoci anche il passaggio successivo che aspetta il Retail: trasformare le esperienze in momenti immersivi nei quali il consumatore da spettatore ne diviene anche protagonista, per poi condividere immediatamente questi momenti sui social.
La frontiera del Retail ad oggi sta qui, sulle rive della Senna, con viste su Notre-Dame.
Long Live Retail!