La sindrome dell’impostore

Dubitare del proprio successo e delle proprie capacità nonostante i risultati raggiunti. Come riconoscere questo modello di comportamento e alcuni consigli per avere uno sguardo più obiettivo sul nostro lavoro

Per sindrome dell’impostore si intende un modello di comportamento in cui le persone dubitano del proprio successo e dei loro risultati, nonostante le prove obiettive.

Numerosi studi rivelano che l’85% degli adulti si sentono inadeguati o incompetenti al lavoro e il 70% delle persone sperimenta una “sindrome da impostore” a un certo punto della propria carriera. Il terrore immotivato? Essere ritenuti un bluff.

Secondo Peter Ryding, i sintomi sono di questa sindrome sono i seguenti:

essere maniaci del lavoro, lavorare più ore di tutti gli altri, non prendersi del tempo libero, senza rilassarsi mai;
essere perfezionisti, mai soddisfatti di nulla che non sia perfetto, senza delegare mai;
pretendere di non chiedere mai aiuto, essere eccessivamente indipendenti senza lavorare mai pienamente con il proprio team;
pretendere di essere esperti, avere bisogno di sapere tutto senza poi riuscirci.

Mentre uomini e donne possono soffrire di questi sentimenti di inadeguatezza, gli studi dimostrano che le donne aspettano di soddisfare il 90% delle caratteristiche richieste per un nuovo lavoro prima di candidarsi, mentre gli uomini sono abbastanza propensi a candidarsi con il 60%.

La sindrome di impostore è correlata ad ansia, depressione e bassa autostima. 

Gli aspetti da considerare
Per aiutare chi soffre di sindrome da impostore, gli specialisti in ricerca e sviluppo e HR dovrebbero iniziare una discussione aperta e mettere in atto la formazione adeguata per affrontare questa mancanza di fiducia.

L’istruzione: gli studi suggeriscono che semplicemente scoprire la sindrome di impostore e sapere che anche gli altri la sentono, aiuta in modo significativo.
Formazione e coaching: cambiare convinzioni, attitudine verso il lavoro e motivazione interne.
Garantire che il management abbia la formazione e gli strumenti giusti in modo che i manager possano aiutare chi soffre di sindrome da impostore. Devono essere in grado di costruire relazioni e fiducia, sviluppare intelligenza emotiva e avere l’empatia e la comprensione per sapere come fornire feedback lavori. Queste sono capacità di gestione fondamentali che consentono ai dipendenti di essere più aperti e autentici e, a loro volta, guidano la produttività, la lealtà e la fidelizzazione.
Salute mentale: riconoscere le implicazioni sul benessere e incoraggiare una cultura di supporto e aperta.
Inclusività: la sindrome dell’impostore determina la necessità di una convalida esterna e la mancanza di inclusione può peggiorare questo atteggiamento. Un programma di inclusione forte fornisce la convalida per i gruppi sottorappresentati.
Politiche retributive: le politiche retributive e gli obiettivi da raggiungere per una promozione devono essere chiari. Per certi incarichi vengono premiate le prestazioni al di sopra delle aspettative e questo può creare la paura di non riuscire a raggiungere determinati obiettivi.
Attribuzione e riconoscimento del successo. Occorre avere chiaro all’interno delle organizzazioni che attribuire i risultati raggiunti a una singola persona o a un intero team ha ripercussioni diverse sull’attitudine individuale al lavoro.

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