Lo smart working decolla grazie ai quadri aziendali

Lavoro flessibile e per obiettivi: i middle manager possono favorire lo sviluppo di una nuova cultura nelle imprese

Nei giorni della Settimana del Lavoro Agile e in uno scenario in cui lo smart working è in crescita, soprattutto nelle grandi aziende con il 36% di realtà già con progetti strutturati (ultimi dati Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano), alcune competenze delle risorse umane possono fare da volano ulteriore per raggiungere i benefici attesi in termini di produttività, efficienza e conciliazione vita-lavoro.

“Dal nostro punto di osservazione del mercato vediamo potenzialmente molto interessante il ruolo dei middle manager, soprattutto, che in qualità di portatori di grande knowhow e visione d’insieme possono contribuire all’adozione di nuovi approcci organizzativi – spiega Carlo Caporale, amministratore delegato Italia di Wyser, società internazionale di Gi Group che si occupa di ricerca e selezione di profili manageriali. In particolare, l’introduzione e la progettazione di forme di lavoro agile non possono prescindere dal fattore umano e dalle modalità di coinvolgimento della popolazione aziendale. Nel cambiamento culturale necessario, i quadri aziendali possono portare competenze specifiche di ruolo molto utili”.

Di seguito le 5 abilità dei quadri su cui investire secondo Wyser:

Lavorare per obiettivi: la capacità di definizione degli obiettivi è un importante elemento di motivazione dei dipendenti: fissarli permette di chiarire il traguardo a cui fare riferimento, migliorandone le performance. I quadri possono agevolare l’introduzione di questo nuovo modello organizzativo favorendo il passaggio a un orientamento al lavoro basato sulla misurazione dei risultati e relativa presa di consapevolezza anche da parte dei collaboratori.

Time management e definizione delle priorità: la gestione efficace del tempo e la sua ottimizzazione è una sfida quotidiana per i manager, insieme alla definizione delle priorità per migliorare l’efficienza e raggiungere gli obiettivi dei progetti. Rafforzare questa consapevolezza anche nei collaboratori è, quindi, elemento fondamentale per l’autonomia e l’autogestione con cui lavorare in modalità smart.

Fiducia: la capacità di costruire relazioni positive con i collaboratori è un prerequisito essenziale per l’execution dei progetti di competenza e rappresenta la base per il rafforzamento della cultura di fiducia necessaria per la gestione flessibile delle attività.

Prontezza e responsabilità nel cambiamento: con la capacità di adattamento dimostrata anche in momenti non facili per le imprese, i quadri possono svolgere un ruolo attivo e pragmatico nell’agevolare la transizione a nuove modalità di lavoro in step graduali, sostenibili e condivisibili per i collaboratori.

Approccio tecnologico: per permettere una vera integrazione vita-lavoro l’apertura mentale, la curiosità e l’adattabilità alle innovazioni sono un requisito di ruolo davvero “abilitante” rispetto a tutte le tecnologie necessarie sia per far fronte alle distanze sia alla sincronizzazione delle attività. Oltre, infatti, alla disponibilità di strumentazioni adeguate e alla capacità di utilizzo da parte dei diversi referenti, è importante contare su quadri capaci di essere anche snodo tecnologico con i collaboratori, giovani e meno giovani.

Ricordiamo che Manageritalia ha lanciato di recente il servizio Career Orientation, in collaborazione con Intoo, rivolto a tutti i quadri associati. Il servizio permette di fare il punto sui propri obiettivi, offrendo gli strumenti per cogliere nuove opportunità per la propria crescita professionale.

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