Una delle relatrici di Manager & Workers Buyout, il percorso di XLabor e Manageritalia Emilia Romagna in partenza il 7 febbraio è Annamaria Finguerra, presidente del consiglio di amministrazione di IBA C.M. S.p.a. e responsabile del servizio legale del gruppo VETIME – IBA e Aedis soc. coop. Le abbiamo fatto qualche domanda su cosa voglia dire fare il manager in una società cooperativa e se un ruolo che tutti i manager possono svolgere.
Com’è fare il manager in una cooperativa?
«È un’esperienza dai risvolti non tutti prevedibili o programmabili, sia per il coinvolgimento emotivo che può derivare, sia per gli stimoli e le conseguenti reazioni e risorse che devi mettere in campo. Tutto funziona e hai svolto davvero il tuo ruolo solo quando metti a punto continui equilibri e dinamiche».
Cosa cambia rispetto a farlo in una normale azienda privata con imprenditore e/o azionisti?
«Alle competenze del manager che agisce nel privato, va aggiunta una buona dose di “creatività e preveggenza”: rappresenti e agisci nell’interesse di chi non c’è ancora (un socio-lavoratore futuro) e può accadere che tu lo debba fare in contrasto con il socio reale ed attuale che ti ha scelto. Devi agire immaginando il futuro e tutelando la possibilità del buon lavoro per altre persone che verranno».
È stimolante e lo consiglierebbe, perché?
«Stimolante lo è sicuramente. Lo consiglio a chi ha abbondanti energie e un innato senso di responsabilità; per reggere nel tempo, poi, è opportuna la possibilità di scegliere anche qualche collaboratore in sintonia».