Manager & Workers Buyout: la parola a Francesca Montalti

Quello tra manager e cooperative è un matrimonio lunga data. Ce lo racconta Francesca Montalti.

Quello tra manager e cooperative è un matrimonio lunga data. Ce lo racconta Francesca Montalti, responsabile Settore Industriale Legacoop Produzione e Servizi e voce del progetto Manager & Workers Buyout.

Qual è il ruolo del management e dei manager nella storia e nel mondo delle cooperative?

«La storia del movimento cooperativo italiano si è caratterizzata per la presenza di manager, donne e uomini che hanno contribuito in modo decisivo alla crescita dell’impresa cooperativa, impresa democratica a proprietà diffusa, nata per soddisfare i bisogni delle persone, tra tutti quello di lavoro, di garantire lo sviluppo delle comunità nella quale si è radicata, mediando interessi di breve e medio periodo con l’obiettivo di assicurare una crescita duratura della cooperativa a beneficio delle future generazioni.

La figura del manager è centrale all’interno della cooperativa, in quanto è chiamata a realizzare gli obiettivi di crescita ed efficienza dell’impresa, all’interno di una dialettica costante con la proprietà e con la governance esistente, volta ad assicurare la realizzazione degli obiettivi mutualistici per i quali l’impresa è stata creata ed esiste. Dal livello di qualità e di intensità di tale relazione dipende spesso il successo della cooperativa. La piena comprensione e la condivisione degli obiettivi sociali e dei valori fondativi dell’impresa rappresenta una condizione essenziale per l’azione di qualsiasi manager che voglia operare nel mondo cooperativo».

I manager che lavorano come tali nel mondo cooperativo nascono solo al suo interno o c’è osmosi con il settore privato e pubblico e manager che provengono da lì?

«I manager che lavorano nel mondo cooperativo hanno in alcuni casi maturato esperienze pregresse in altre imprese del sistema cooperativo, in altri sono di estrazione esterna, normalmente provenienti dal settore privato.

Il caso dei Workers Buyout è particolare, in quanto le imprese recuperate dai loro lavoratori ripartono con manager che normalmente non conoscono il modello cooperativo, né hanno mai gestito cooperative in precedenza. Per questo motivo, nello sviluppo dei WBO, i manager vengono accompagnati nell’acquisizione degli elementi principali legati al funzionamento dell’impresa cooperativa e, allo stesso tempo, nella conoscenza e crescita della cultura cooperativa».

Il mondo cooperativo a un manager cosa offre e in cosa è eventualmente diverso dal settore privato?

«L’impresa cooperativa rappresenta il campo ideale per sperimentare uno stile alternativo di gestione aziendale, dove gli elementi guida non sono ispirati esclusivamente dalle logiche tradizionali di funzionamento del mercato. All’interno di un’impresa cooperativa, i manager hanno la possibilità di esprimere le proprie competenze e di realizzare le proprie professionalità partecipando ad un progetto complessivo di crescita e di sviluppo sociale e delle comunità di appartenenza nelle quali l’impresa è inserita».

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